Capri, riassunto 1×12
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Vittoria è decisa ad abbandonare Capri, lasciando una lettera alle tre persone più importanti: Massimo, Umberto e Reginella. Ma Reginella non ci sta: invece di sparire, Vittoria dovrebbe cercare di capire chi è stato il mandante di Peppe Lo Sciancato, ed aiutare davvero i due fratelli. Vittoria, allora, decide di restare il tempo necessario affinché esca fuori la verità. Ma è convinta, comunque, a lasciare l’isola.
Umberto, intanto, è furioso con Massimo e Vittoria, per di più tutto il paese lo sa cornuto. Tanto vale andare a lavorare per quelli che sono mascalzoni dichiarati: gli Scapece. Carolina accetta la sua offerta di tornare a fare il p.r. per Villa Scapece, nonostante l’indignazione di Reginella e il tentativo di Massimo di fargli cambiare idea.
Umberto, allarmato dal rumore, giunge nell’ufficio appena in tempo per sottrarre Massimo alle mani del criminale e consegnarlo alla polizia, davanti alla quale Lo Sciancato formula la sua accusa nei confronti di Scapece come mandante della trappola ordita contro Umberto. Per i perfidi Scapece parrebbe essere la fine, ma Carolina, che cade sempre in piedi, si fa presto raggiungere da un suo spasimante inglese che la porterà nel suo castello e farà assistere suo padre da un nutrito collegio di avvocati.
Vittoria quando capisce che Totonno è triste per la partenza di Reginella si offre di partire in anticipo all’insaputa della nonna, in modo da costringerla a restare insieme a lui. Ma il giorno dopo al porto, nonostante sia mattina presto, Vittoria viene raggiunta proprio da Reginella alla quale Totonno non ha saputo tacere la verità. Intanto, Umberto ha capito che suo fratello ama davvero Vittoria ma vuole togliersi la soddisfazione di una scazzottata, per poi lasciare che insegua quella che non è mai stata fino in fondo la sua donna. Ormai troppo distanti dall’aliscafo partito, Massimo e Totonno salpano con la “Giulia” e riescono ad avvicinare il battello: dalla nave alla barca le due coppie ritrovate gridano il reciproco amore.