Carabinieri 4×03, riassunto

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Carabinieri 4×03, riassunto

Carabinieri 4

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4×03 Caro papà

La partenza di Ferri mette in grande agitazione la caserma: chi sarà il suo sostituto? Bordi avverte la Sepi che Angelo Pivi, il detenuto in libertà vigilata, non si reca in caserma per mettere la firma da ben due giorni. È letteralmente sparito. Interrogano la sorella Carmela, maestra elementare, con cui l’uomo vive, i Carabinieri vengono a sapere che Angelo è stato condannato per pedofilia. Poche ore dopo, il suo furgone viene ritrovato in fondo ad una scarpata: Pivi è morto. Sul luogo dell’incidente è stata rinvenuta la sua bomboletta spray per gli attacchi d’asma, vuota. Qui la Sepi conosce, ma ancora non lo sa, il nuovo Gip, Carlo Cesari: si tratta dell’uomo che il maresciallo ha baciato appassionatamente. L’autopsia conferma che Pivi è morto per una crisi asmatica. In un’intervista rilasciata alla stampa, Carmela afferma invece che il fratello è stato ucciso. Il vero colpevole è proprio la persona che lo arrestò qualche anno prima: Lorenzo Sepi, il padre di Andrea. La Sepi conosce ufficialmente il magistrato che sembra aver dimenticato il loro incontro notturno. L’uomo consiglia spassionatamente ad Andrea di non occuparsi del caso: è troppo coinvolta emotivamente per gestirlo con obiettività. A causa dell’accusa di Carmela, Lorenzo Sepi viene temporaneamente sospeso dal servizio. Tra padre e figlia si alza un vero e proprio muro di silenzio. Andrea vorrebbe aiutarlo con tutte le sue forze, ma l’uomo non riesce ad aprirsi in alcun modo. I Carabinieri ripercorrono la vita di Angelo. Ascoltano il professor Taglia, primario della clinica dove Angelo lavorava come infermiere. Risolutore è l’intervento di Pippo, che afferma di aver visto Pivi parlare con un conoscente, del quale fornisce l’identikit. Si tratta di Massimo Castelli: sua figlia Arianna era una paziente della clinica all’epoca del processo. L’uomo non aveva sporto denuncia per le molestie subite dalla ragazzina. Quando viene rintracciato dai Carabinieri, lui confessa di aver ucciso Pivi per vendicare la figlia. Nel frattempo, arriva in caserma la signora Piccarda che denuncia un atto di vandalismo contro le vetrine dell’agenzia immobiliare che si trova nello stabile di cui è portiera.