Che fine hanno fatto gli attori della serie tv “La Tata”?

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Che fine hanno fatto gli attori della serie tv “La Tata”?

Vi ricordate della famosissima serie degli anni ’90 “La Tata”? Nel corso delle sei stagioni abbiamo visto visto i cambiamenti dei vari personaggi, soprattutto i più piccoli. Ma vediamo come sono adesso:

Francesca Cacace –  La Tata, è la protagonista assoluta della serie, interpretata dall’attrice Fran Drescher,  una simpatica trentacinquenne  di origini ebraiche (ciociare nell’edizione italiana), che si trova catapultata  in una villa dell’alta borghesia di Manhattan. Con la sua verve riuscirà a conquistare tutta la famiglia Sheffield. Francesca adora mangiare e ha una vera e propria venerazione per Barbra Streisand. Vediamo quanto è cambiata negli anni:


Maxwell Sheffield – Noto impresario di Broadway e produttore,  molto legato al ricordo della defunta moglie, ma grazie a Francesca riuscirà a innamorarsi di nuovo.

Niles – Il maggiordomo, fin dall’inizio alleato di Francesca, cercherà sempre di spingere lei e Maxwell a confessare reciprocamente i propri sentimenti. Esilaranti le sue gag pungenti ai danni della signorina Babcock, di cui però, col passare del tempo, si scoprirà innamorato e la sposerà proprio mentre Francesca partorisce.

Maggie Sheffield – È la figlia maggiore e ovviamente Francesca diventerà la sua migliore amica; grazie a quest’ultima vincerà le proprie insicurezze e i propri timori, sviluppando così la propria femminilità. Anche lei alla fine si innamorerà e sposerà un italiano (ebreo nell’edizione originale), il modello Mario.

Brighton Sheffield – è l’unico figlio maschio: dapprima pungente e dispettoso, troverà in Francesca un degno “avversario”. Francesca lo aiuterà anche a capire l’universo femminile. Dopo il liceo, decide di prendersi un anno sabbatico prima di andare al college e nell’ultima puntata parte con Maggie per Parigi.   Ha abbandonato la carriera di attore, si è laureato ed è un giornalista professionista.

Gracie Sheffield – La più piccola di casa Francesca sarà una nuova mamma e un modello a cui ispirarsi. All’inizio della serie è una bimba molto introversa (e dotata di grande acutezza) che ha molto sofferto la perdita della madre, tanto che è costretta a seguire una cura psicoanalitica. Prende spesso parte agli spettacoli prodotti dal padre. Sarà l’unica figlia di Maxwell a trasferirsi a Beverly Hills con lui, Francesca e i gemelli.

“C.C.” Babcock – è la socia in affari del signor Sheffield ed è rivale in amore di Francesca. Non di rado tra le due donne accadranno simpatici imprevisti e dispetti. Non sa i nomi dei figli di Maxwell e mostra spesso un’insofferenza più o meno marcata per loro. Suo malgrado si innamora di Niles e nell’ultimo episodio della sitcom, quando sposerà il maggiordomo, il prete le si rivolgerà col suo vero nome, Chiara Castità (in originale Claire Chastity). Inoltre scoprirà anche di aspettare un bambino da Niles. Ha un cane, Castagna (Chester), regalatole da Maxwell, ma non si prende affatto cura di lui.

Zia Assunta (nell’edizione originale non è la zia, ma la madre) è perennemente affamata ed è veramente stravagante, tanto da tenere il suo divano in salotto ancora coperto con la plastica dell’imballaggio per non farlo rovinare dalla pipì del cane. Spinge in modo ossessivo Francesca a trovarsi un marito benestante.

Yetta è la vecchia zia di Francesca (nell’originale, sua nonna), ebrea polacca. Celebre per i suoi toni spiccioli e disinibiti, nonché per la sua svagataggine. Si affezionerà ai figli Sheffield e si sposerà con Sammy (interpretato da Ray Charles), un uomo nero e cieco con un grande talento per il pianoforte e il canto.

Lalla è la migliore amica di Francesca, simpatica ma anche molto stupida. Vive ancora con i suoi genitori, cambia continuamente lavoro ed è sempre single, ma nell’ultima stagione si fidanzerà con il farmacista Frank.

Antonio Cacace è lo zio di Francesca (suo padre nell’edizione originale) che ama passare il suo tempo davanti alla tv per vedere lo sport o in bagno. Egli non appare mai in volto, anzi, spesso non appare proprio. Quando però appare è sempre di schiena o viene inquadrato solo il suo parrucchino, a differenza di un paio di episodi della sesta stagione quando viene inquadrato in volto. Nell’ultima stagione dovrà riconquistare l’amore di sua moglie.

La serie è composta da un totale di 146 episodi, raggruppati in sei stagioni. Il 6 dicembre 2004 è andato in onda sul canale Lifetime lo speciale The Nanny Reunion: A Nosh to Remember, dove tutto il cast si riuniva in occasione di una cena a casa di Fran Descher.

La versione italiana risulta essere, rispetto all’originale, una delle serie più stravolte di sempre. Di esempio sono tutti i riferimenti all’origine della famiglia di Francesca che, nella versione originale, è statunitense di origine ebraica, mentre nella versione italiana, è italiana e di religione cattolica. Nella versione italiana Francesca Cacace è arrivata dall’Italia in età adulta ed è stata, fino al momento in cui ha intrapreso il lavoro di tata, ospite a casa della sua zia preferita, Assunta, sorella della madre di Francesca, e suo zio Antonio. I genitori di Francesca abitano ancora in Italia e, ovviamente e per forza di cose, non appaiono mai nella serie. La simpatica e stravagante zia Yetta (in realtà sua nonna, madre di Sylvia) è la moglie del fratello di zia Assunta ed è polacca. Anche la migliore amica di Francesca, Lalla Toriello, è italiana. La famiglia Cacace è di origine italiana, più particolarmente con origine a Frosinone, in Ciociaria. Da alcune generazioni ha cominciato a emigrare negli Stati Uniti, dove ha messo radici. Della famiglia Cacace si conoscono alcuni parenti emigrati in America, ma comunque anche alcune personalità sparse in Italia, in particolare qualche parente siculoromano e sardo.

L’adattamento italiano della serie non riguarda solo l’origine dei personaggi ed i loro nomi, ma anche interi dialoghi, interamente ricreati da zero. Le modifiche al dialogo sono comunque molto spesso ristrette anche solo alla modifica di alcuni dettagli del dialogo che possono risultare poco conosciuti in Italia (un esempio è la trasformazione in personaggi famosi italiani di personaggi della cultura americana, oppure la trasformazione di modi di dire ebraici detti da Francesca in dialoghi tipicamente “dialettali” italiani).