Grey’s Anatomy – Recensione episodio 10×17 “Do you know?”

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Eccoci qui, solito appuntamento con Grey’s Anatomy! Episodio bellissimo, triste al tempo stesso, perché anticipa l’uscita di scena di un personaggio fin troppo importante per la serie: Cristina. Nel guardare la puntata ho vissuto vari stati d’animo. Shonda è stata brava, nei vari salti temporali di questo episodio, a far capire esattamente quello che per Cristina è fondamentale. Ogni avvenimento mi ha fatto pensare, riflettere, capire. Partiamo da un caso particolare. Un uomo va via la mattina di casa, come di consueto, saluta la moglie, sapendo che tornerà la sera, che ceneranno insieme, che faranno tutto ciò che, a volte, diamo per scontato. Ha un’incidente, Cristina lo opera e riesce a fargli superare un intervento delicatissimo. La soddisfazione di Cristina, la sua ironia nel dire che è la migliore, mi fa impazzire ogni volta, come si fa a non amare questo personaggio? È impensabile! Durante l’intervento chiamano Derek e, proprio lui, dirà che per il paziente non c’è più nulla da fare perché ha subito un forte trauma alla cervicale e resterà paralizzato dal collo in giù. Conseguenza gravissima, perché non potrà respirare da solo, ma lo farà la macchina al posto suo. La mattina esci di casa, pensi a cosa farai la sera, domani, nei prossimi 10 anni, e qualche ora dopo ti ritrovi in ospedale, sveglio, con un tubo in bocca, paralizzato, con la moglie accanto stravolta ed una dottoressa che ti chiede “vuoi vivere?” o “vuoi morire?”. Nella prima scelta, il paziente decide di morire e ciò comporterà tristezza in Cristina a tal punto da farle prendere una decisione non razionale, come è solito fare lei, ma di cuore, d’istinto. Una scelta che negli anni successivi le costerà cara, che la farà soffrire, che le farà odiare forse anche se stessa per non aver avuto la forza di portare avanti il suo sogno, i suoi sacrifici, i suoi studi, la sua dedizione verso ciò che ama(va). Certo Owen era felicissimo, due figli, una vita con la donna che ama, una vita che ha sempre desiderato. Ma a quale prezzo? L’infelicità di Cristina. Nella seconda scelta del paziente, ovvero quella di vivere, assistiamo al trauma successivo. Sì, trauma, sia per il paziente che per la vita di Owen e Cristina. Ecco perché Shonda è stata brava, perché accostare diverse scelte in unico episodio ti fa rendere conto delle esigenze del personaggio e delle conseguenze in ognuno di loro. Owen, infelice nel non poter avere ciò che desidera, e Cristina, infelice di non riuscire a stargli lontano, ma non “cedendo” a ciò che lui desidera, perché già sa che questo comporterebbe una vita che non fa per lei. È stato straziante vedere la loro infelicità, ma in questo episodio è chiaro, lampante, che insieme i Crowen non potrebbero essere felici, è un amore un po’ “malato”, non riescono a stare lontani, c’è una passione continua, crescente, ma entrambi desiderano vite diverse. Non c’è nulla da fare. È stata divertente la scena di April e Cristina con il pancione, lì ho riso, perché Cristina mi sembrava “strana”, come se non fosse Cristina, mentre vedere April incinta no, l’ho vista naturale, spontanea. Perché l’istinto materno, lo sappiamo bene, Cristina non ce l’ha. Cristina è nata per essere solo medico. Mi dispiace che questo show perda un personaggio forte, importante, ironico, sensibile e divertente: Cristina!