Merlin 5 trama episodi 7-8 del 16 aprile

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Merlin 5 trama episodi 7-8 del 16 aprile

Il settimo episodio si intitola Lezione di vendetta, Ginevra e Artù, con a seguito Merlino, si stanno dirigendo fuori il castello per un pic-nic, per celebrare il loro anniversario di matrimonio. Mentre camminano per il bosco, un improvviso scoppio fa agitare il cavallo di Artù, che viene disarcionato. Poi dei banditi arrivano dal fitto della foresta e attaccano il re. Artù riesce prontamente a difendersi e – con un piccolo aiuto di Merlino – si sbarazza degli assalitori. Tornati a Camelot, si scopre che la sella di Artù era stata sabotata e che si trattava di una trappola orchestrata da qualcuno all’interno delle mura e abbastanza vicino al re da poter

agire indisturbato. I cavalieri perquisiscono la casa del fidato scudiero del re, Tyr Seward, e trovano le prove che lo incastrano. Nonostante Tyr continui ad affermare di non aver fatto nulla, i fatti parlano chiaro e siccome pare non voler rivelare chi ha commissionato il lavoro sporco, viene sbattuto nelle segrete, condannato a morte per alto tradimento. Merlino però ben sa che un semplice e buon uomo come Tyr Seward non può essere il vero colpevole e decide di andare a parlare con lui per investigare sulla cosa. Questi scopre infatti di avere ragione, ma lo scudiero non vuole rivelare il nome di colui che ha attentato alla vita del re, poiché egli ha minacciato di uccidergli la madre in caso avesse fatto il suo nome. Nonostante Merlino cerchi di convincerlo, Tyr non vuole proferire parola. Merlino dunque informa Artù della cosa, il quale vuole subito parlare con lui di persona per convincerlo a confessare. Ginevra però persuade Artù che parlare con Tyr peggiorerebbe solo le cose e che se non vuole parlare è meglio concedergli la notte per riflettere. Artù si lascia convincere e decide di pazientare fino all’indomani per interrogarlo nuovamente. La regina però approfitta dell’oscurità per giungere nelle segrete e uccidere lo scudiero, in modo che non possa rivelare che si tratti di lei. Il mattino seguente, Tyr viene trovato morto nelle sue celle e i sospetti su chi potrebbe essere stato aumentano, soprattutto in Merlino, che si è accorto di qualcosa di strano in Gwen. Ginevra si reca più tardi nella foresta, per incontrare Morgana. La strega riceve da lei le notizie e le dice di stare calma e che ha in mente un nuovo piano per sbarazzarsi di Artù. Una pattuglia di Camelot passa però di lì e le due sono costrette a congedarsi. Galvano insegue a cavallo Ginevra, ma Morgana usa prontamente la magia per scaraventarlo giù da cavallo e permettere a Gwen di scappare e raggiungere il castello senza essere scoperta. Merlino vede rincasare Gwen poco dopo l’assalto alla pattuglia dei cavalieri e comincia a pensare ci sia davvero qualcosa di sospetto in lei. E anche Ginevra si accorge che Merlino è sempre più vicino a scoprirla. Intanto, Morgana recupera da un mercante della valeriana e del giusquiamo, un veleno mortale. La strega prende poi le sembianze anziane di “Hilda” e s’infiltra nella città bassa per consegnare a Gwen le fiale, destinate ad Artù. Nel mentre, Merlino e Gaius setacciano la zona dove è stata avvistata Morgana e trovano tra i cespugli un pezzo di stoffa. Gaius l’analizza e afferma che si tratta di un raro tessuto che solo le famiglie più ricche e potenti possono permettersi. Merlino pare inoltre riconoscerlo e corre nelle stanze reali per cercare un vestito di Gwen che corrisponda a quello stesso tessuto. A cena, Gwen mette all’opera il piano e avvelena l’ignaro Artù. Merlino, avuta la conferma che quel brandello di vestito apparteneva a Gwen, si precipita dal re, ma arriva troppo tardi e trova Artù privo di sensi. Gaius, in seguito, lo visita e conferma l’avvelenamento. Gwen, per sbarazzarsi di possibili sospetti su di lei, accusa Merlino di essere l’unico che poteva accedere al cibo del re e lo fa arrestare. Nella notte, Gaius gli fa visita e gli porta la pozione dell’invecchiamento, in modo che possa usarla per uscire dalle celle senza farsi riconoscere e poter usare così la magia per salvare l’ormai altrimenti condannato Artù. Dunque, Merlino riveste ancora una volta i panni di “Dragoon” ed evita le guardie astutamente, facendosi passare per un vecchietto innocuo. Quando però è costretto a riprendere le sue sembianze, deve raggiungere le camere di Artù senza dare nell’occhio. Cercando di passare le sentinelle alla porta, viene però intravisto e i cavalieri iniziano ad inseguirlo dando l’allarme, convinti si tratti di un intruso. Alla fine, Merlino riesce ad evitare di essere scoperto e raggiunge le camere del re, scalando le mura fino alla finestra. Qui c’è ad aspettarlo Gaius che gli dice di sbrigarsi, perché rimane ormai poco tempo prima che Artù muoia. Merlino usa la magia e a primo impatto sembra aver fallito, poi però il re comincia a riprendere conoscenza. Merlino dunque deve tornare indietro alle celle in fretta , senza farsi vedere, prima che qualcuno noti la sua assenza. Il giorno seguente, Artù si scusa con Merlino per quello che gli hanno fatto e poi tiene una riunione del consiglio, dove viene annunciato che Ginevra ha rinvenuto nelle camere reali le boccette adoperate per avvelenare il re, e dove viene scortato il mercante che le ha fabbricate. Questi conferma di averle vendute a Morgana Pendragon e Gwen può finalmente trovare un capo espiatorio per eliminare tutti i sospetti che possano condurre a lei. La regina, però, sa che Merlino è a conoscenza del suo tradimento, esattamente come Merlino sa di dovere stare allerta e di dover inventarsi qualcosa per fermarla …

L’ottavo episodio si intitola Un giovane eroe, un giovane ragazzo di nome Daegal, che afferma di essere un druido, si presenta a Camelot e chiede a Merlino aiuto per guarire la sorella, gravemente malata, che si trova fuori Camelot. Merlino all’inizio è restio, ma sapendo che i druidi non sono visti di buon occhio, decide di partire l’indomani con il ragazzo per aiutarlo. Mentre Merlino è con Daegal fuori Camelot, Re Artù si prepara ad accogliere per un trattato di pace il Signore della guerra di Amata: il Sarrum. Questo losco individuo, pare essere inoltre colui che imprigionò Morgana per due anni insieme al drago bianco e racconta ad Artù di come usò la giovane creatura come esca per tenere la strega prigioniera. Nel bosco, Merlino comincia a sospettare di Daegal, poiché questo non riesce a comunicare telepaticamente e pare avere un atteggiamento strano quando Merlino si mostra gentile e disponibile con lui. Infatti, il ragazzo comincia a provare dei rimorsi di coscienza, poiché sta guidando il giovane mago in una trappola. Merlino si ritrova presto in balia di Morgana, che lo stordisce e usa un veleno mortale su di lui, per sbarazzarsene e permettere così a Ginevra di agire liberamente in un nuovo tentativo di uccidere il re: Morgana ha intenzione di usare il Sarrum per assassinare Artù e poi sbarazzarsene. A Cameleot, Ginevra mette in moto il piano, rivelando al Sarrum di non essere felice con il marito e di volerlo morto. In cambio di alcune terre di Camelot, il Sarrum accetta di usare uno dei suoi guerrieri per uccidere Artù durante la firma del trattato, ma in realtà le sue intenzioni sono quelle di prendere per lui il trono, sbarazzandosi anche di Ginevra una volta ucciso il re. Nel mentre Daegal, pentito, torna da Merlino agonizzante e cerca per lui delle piante mediche per fermare l’effetto del veleno prima che sia tardi. Una volta rimesso in sesto, Merlino riceve da Daegal le informazioni sui piani di Morgana e la regina. Dunque, i due si affrettano a rientrare a Camelot, ma incrociano nella strada dei banditi. Merlino è allora costretto ad usare la magia e a rivelare a Daegal dei suoi poteri. Mentre Merlino e Daegal corrono verso il castello, il complotto della regina è già cominciato e Artù e il Sarrum si riuniscono con i loro uomini alla Tavola Rotonda per la firma del trattato. Albin, l’uomo fidato del Sarrum, si prepara con una balestra a scoccare una freccia diretta su Artù, dalla balconata che affaccia sulla sala del trono. Merlino, percorrendo i corridoi, si rende conto che la porta per la balconata è stranamente aperta e intuisce che qualcosa non va. Merlino e Daegal arrivano appena in tempo per fermare Albin dal scoccare la freccia, ma questo gli lancia contro dei pugnali, poi riprende la mira pronto a completare il lavoro. Merlino usa però la magia per colpire a morte l’assassino, che sbaglia la mira e colpisce invece il Sarrum. Merlino si assicura che Artù sia salvo, poi nota che il suo nuovo amico è stato colpito a morte dal pugnale lanciato da Albin. Daegal muore davanti a lui, contento però di aver compiuto almeno una buona azione nella sua breve vita. Infine, Merlino dà una degna sepoltura al ragazzo e stavolta è più deciso che mai a porre fine ai complotti della falsa regina, una volta per tutte.