Squadra Antimafia 6, riassunto quinta puntata

0 votes

Squadra Antimafia 6, riassunto quinta puntata

ros

Mentre la polizia tiene sotto controllo i Rizzo e i Ragno, Rosy vorrebbe tornare in carcere, ma Calcaterra non è d’accordo, vuole evitarle il carcere facendola inserire in un programma di protezione, ma non è semplice. La Duomo si trova nel bel mezzo di un conflitto a fuoco tra Rizzo e Ragno, e riesce a catturare il braccio destro del boss dei Rizzo ma De Silva lo fa fuori mentre si trova in macchina con Lara e Francesca, uccidendolo. Angelino non si dà pace per aver ucciso un uomo, non dorme neanche  la notte, ma soprattutto il ragazzo è convinto che non siano stati loro ad uccidere il loro fratello, mette così la pulce nell’orecchio a Rachele, raccontandole particolari che forse hanno sottovalutato: e se davvero non fossero stati i Rizzo ad uccidere Nicola? I dubbi di Rachele sembrano diventare certezza quando la vedova di Nicola le fa avere l’autopsia che qualcuno le ha mandato anonimamente, e scopre che sul corpo del fratello ci sono graffi fatti da una donna, con smalto rosso. Domenico e Lara decidono di partire dalla palestra che Arcieri frequentava sotto falso nome a Catania e nel suo armadietto trovano una sim card. Alla Duomo, grazie alle telecamere di sorveglianza, si scopre che è stato De Silva ad uccidere l’uomo dei Rizzo che si era arreso e voleva collaborare. Questa è la prova che Crisalide è ancora attiva e ora appoggia i Rizzo. Grazie alla sim card trovata in palestra, Calcaterra rintraccia l’ex compagna di Arceri che è anche la madre di suo figlio. Domenico cerca di convincere Arceri a collaborare, ma l’uomo rifiuta. Rachele continua le sue indagini personali sulla morte del fratello. In carcere don Carmine si sente male. La Ferretti informa Calcaterra che Rosy non può accedere al programma di protezione testimoni, a meno che non abbia qualcosa da scambiare. Don Carmine, in ospedale, si riprende e trova in camera Rosy, la quale riesce a convincere l’uomo di fuggire insieme. In cambio vuole solo la testa di Veronica Colombo, colei che ha ucciso suo figlio. Ma è tutto organizzato dalla Duomo, che li tiene d’occhio a distanza. Don Carmine chiama Ettore e gli dà appuntamento. La polizia tiene la situazione sotto controllo, mentre Angelino Ragno resta a controllare Rosy alla villa. Intanto don Carmine incontra Ettore, ma i Ragno vedono gli agenti ed Ettore ordina ad Angelino di uccidere Rosy. Nello scontro a fuoco con la polizia Ettore rimane ferito ma riesce a scappare, mentre Domenico salva Rosy. Rosy è riuscita a mettere una microspia nel giubbino di Angelino, il quale chiama Rachele portando così la polizia al summit con le famiglie mafiose. Il summit è in realtà una trappola. Infatti, il ristorante salta in aria: Veronica che si trovava già dentro, muore durante l’esplosione. Lara quando vede l’esplosione e capisce che dentro c’era la sorella scappa, provocando una sparatoria. Angelino viene colpito da un proiettile, mentre gli altri Ragno fuggono. Sciuto si occupa del ragazzo ferito, mentre Lara si dispera per la sorella. De Silva, insieme a don Basilio, fa fuori tutti i Rizzo, compreso don Tano. Crisalide ha usato i Rizzo come esca, facendo fuori tutta la Cupola in un colpo solo. Restano solo Ettore e Rachele Ragno, ma secondo De Silva senza Veronica sono niente. Lara accusa Domenico di essere responsabile della morte di Veronica: se l’avessero arrestata prima non sarebbe morta. Lui però voleva concludere l’operazione per salvare Rosy. Domenico, infatti, è riuscito grazie a questa operazione a far entrare Rosy nel programma di protezione.