Torno indietro e cambio vita | Recensione

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Torno indietro e cambio vita | Recensione

Cosa si fa una domenica qualsiasi in cui non ti va di far nulla? Rimedi con un film… Ho fatto questo: ho preso il primo che mi è capitato, ovviamente non l’avevo visto, e l’ho guardato.

Sto parlando del film di Carlo Vanzina del 2015 “Torno indietro e cambio vita”, con Raoul Bova, Ricky Memphis, Giulia Michelini, Max Tortora e la fantastica Paola Minaccioni.

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È la storia di Marco (Bova) e Claudio (Memphis), ormai uomini adulti e amici da sempre. Marco è sposato con Giulia (Michelini) e ha un figlio che si chiama Umberto. Tutto sembra andare per il meglio, almeno fino a quando Giulia non si sente trascurata, a causa del troppo lavoro di Marco, e si frequenta con un altro uomo prendendo, infine, la decisione di lasciare Marco. Invece Claudio è single ma ha un grosso problema: sua madre (Minaccioni) da quando è stata lasciata dal marito non smette di bere.

Quando Giulia lascia Marco, quest’ultimo trova conforto nel suo amico di sempre, ovvero Claudio. Entrambi con i rispettivi problemi pensano che se potessero tornare indietro nel tempo cambierebbero tutto. Detto fatto. Un incidente li riporta negli anni ’90. Loro sono gli stessi del 2015 ma tutti li vedono come 20 anni prima. Persino i genitori, i compagni di scuola ecc.

Fin qui la trama è piacevole. Non lascia a bocca aperta, non trasmette chissà quali sentimenti, ma scappa qualche sorriso e comunque la curiosità di sapere come va a finire resta.

Purtroppo, però, si arriva ad un punto che la trama diventa quasi scontata e priva di contenuti. Non che prima ci fossero chissà quali contenuti, ma almeno due risate Max Tortora – che interpreta il padre di Marco – li strappa.