Un passo dal cielo 4 | Recensione delle prime due puntate

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Un passo dal cielo 4 | Recensione delle prime due puntate

Non ho voluto esprimere il mio pensiero già dalla prima puntata, per vedere il susseguirsi delle vicende del nuovo capo forestale interpretato da Daniele Liotti.

Fiction giunta alla quarta stagione, partita col botto di ascolti – nonostante l’assenza di Terence Hill – scorrevole, piacevole ed intrigante.

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Il personaggio di Francesco Neri, interpretato da Daniele Liotti, mi sta piacendo sempre di più. Bello, tormentato, mai banale e con un peso sulla coscienza dal quale non sarà facile uscirne. Già dalla prima puntata si era capito che fosse successo qualcosa a suo figlio di cui Francesco si attribuisce la colpa. Per i suoi colleghi era anche molto strana la vicenda che il capo forestale facesse parte dell’esercito. Nella scorsa puntata abbiamo scoperto cosa è davvero successo a suo figlio: è partito accidentalmente un colpo di pistola di Francesco e il bambino non ce l’ha fatta. La moglie, Livia, per tale ragione lo ha lasciato, e adesso è totalmente ipnotizzata da questo soggetto pericoloso che gestisce quella sorta di ritiro spirituale.

Un dramma notevole, interpretato senza troppe forzature.

E poi c’è Emma, l’etologa giunta a San Candido grazie a Pietro, con la voglia di vivere fino all’ultimo respiro. E si capisce anche il motivo per il quale guarda la natura come se fosse l’ultima volta… Emma ha scoperto di avere un aneurisma cerebrale che potrebbe rompersi da un momento all’altro. Questo suo dramma, si intreccia con quello di Francesco. Ed, infatti, tra i due il rapporto è sempre più intenso.

Fin qui la storia è davvero piacevole, intrecciata ai vari rapimenti, sparizioni che accadono a San Candido. Completano il quadro l’allegria, le battute e l’ironia non solo di Huber ma anche di Vincenzo. L’unica nota stonata, al momento, è la storia di Eva e Fedez. Detto alla Vincenzo, ma che c’azzecca???  laugh