Squadra Antimafia 5, riassunto 10^ puntata

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Squadra Antimafia 5, riassunto 10^ puntata

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5×10 La resa dei conti

Calcaterra è stato sospeso ma non intende lasciar perdere le indagini nei confronti di Veronica Colombo e le sta col fiato sul collo. Lei, intanto, non vuole rinunciare ai suoi sogni di potere, e per questo mantiene i contatti con Afrikanietz, che incarica i suoi uomini di trovare Oreste Ferro e di riprendere i suoi soldi. Quest’ultimo sta cercando di superare la morte del figlio, e al tempo stesso vuole portare avanti il suo piano di vendetta contro la Colombo e la Commissione, insieme a Dante Mezzanotte. Ma per riuscirci è certo che bisogna fare un passo avanti nei rapporti con gli altri boss, e per questo convince Dante ad accettare un incontro pacificatore con la Commissione.Domenico torna all’hotel dove alloggiava il braccio destro di Afrikanietz, alla ricerca del telefono satellitare dell’uomo, per capire se possa esserci qualcosa che lo colleghi alla Colombo. Ma anche gli uomini del boss russo sono diretti là, e per un pelo Calcaterra riesce a salvare la pelle. Gli uomini di Afrikanez portano via un palmare, e con l’aiuto di Sciuto, Domenico capisce che con quello i russi vogliono rintracciare la valigia dei soldi portata via da Mezzanotte e Ferro, che contiene una microspia. Lara intanto comincia ad avere sempre più sospetti su sua sorella, che cerca imperterrita di portare avanti la sua campagna elettorale. Nel mentre, Domenico coi suoi uomini seguono anche loro come i russi la microspia nella valigetta dei soldi, che Dante e Oreste hanno portato alla riunione con la Commissione. Ad arrivare per primi sono i russi, seguiti subito dopo dai poliziotti, e ne segue un terribile scontro a fuoco anche coi mafiosi. È una strage senza fine, dove gli unici sopravvissuti sono i poliziotti, e Dante Mezzanotte che anche se gravemente ferito riesce a fuggire con una delle macchine dei russi. Lara e Sciuto coi rinforzi arrivano ormai a cose già fatte, e la donna bacia Domenico, felice che sia sano e salvo. Intanto capisce che si è probabilmente sbagliata su sua sorella: Calcaterra ha ragione. Rosy vede Veronica in tv, durante un comizio, e riconosce il foulard come quello della misteriosa donna che era presente sul luogo in cui è stato ucciso Leonardino. Intanto Dante, benché ferito, con le armi dei russi riesce a farsi strada nell’ospedale psichiatrico e a portare via la Abate, fuggendo su una ambulanza.Mezzanotte muore poco dopo, e Rosy si ritrova sola, ma con un obiettivo: trovare Veronica e così anche il corpo di suo figlio. La donna fa saltare in aria l’ambulanza con dentro il cadavere di Dante, e in questo modo la polizia perderà del tempo anche per capire se è morta pure lei nell’esplosione. La Abate raggiunge il giornalista Schiavone e sotto la minaccia di una pistola lo obbliga a portarla a casa di Veronica, per poi ucciderlo subito dopo. La Colombo ha salva la vita solo perché rivela di sapere dove è sepolto Leonardino e promette di portarci Rosy. Domenico e Lara sono diretti a casa di Veronica, dopo che è arrivato un mandato contro di lei. E contemporaneamente arriva anche la notizia che la Abate non è morta sull’ambulanza. I due poliziotti capiscono che la mafiosa è diretta proprio a casa di Veronica. Quando arrivano lì, però, le due donne non ci sono già più, perché sono dirette al luogo di sepoltura del bambino. Le prime ad arrivare sul posto, sul vulcano, sono Veronica e Rosy, mentre Domenico e Lara le seguono a breve distanza, dopo aver fatto tracciare il telefono della politica. Il cadavere del bambino è davvero sepolto lì, e mentre Domenico consola Rosy, Lara ammanetta sua sorella, ormai chiaramente colpevole di tutto ciò di cui Calcaterra l’accusava. Leonardino può finalmente avere degna sepoltura, mentre Rosy è finalmente serena, visto che suo figlio ha ottenuto vendetta. Il padre di Francesca,ormai tranquillizzato sulla sorte della figlia, diventa il primo accusatore della Colombo. E ritrova un rapporto con Francesca. Pietrangeli fa visita con Anna a un medico che gli conferma ciò che sospettava: la situazione della sua schiena si è aggravata, e per questo non potrà più essere operativo.Domenico, ora che il suo lavoro a Catania è finito, potrebbe riparte, ma Sciuto lo blocca con una comunicazione importante: è arrivata una segnalazione di Afrikanietz dal Montenegro, e sono visionabile le immagini di sorveglianza di un piccolo aeroporto del luogo. Calcaterra resta senza fiato: l’uomo che accoglie il russo è una sua e nostra vecchia conoscenza: Filippo De Silva.