Gomorra – La Serie, riassunto 1^ puntata

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Gomorra – La Serie, riassunto 1^ puntata

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1×01 Il clan dei Savastano

Ciro Di Marzio, detto l’immortale, e Attilio ‘o trovatiello, sono fermi a una pompa di benzina per riempire una tanica. Una volta saliti in auto, Ciro commenta negativamente l’ordine che Don Pietro ha impartito per sistemare la faccenda con Salvatore Conte. Don Pietro è il soprannome di Pietro Savastano, capo di una sanguinaria famiglia camorristica che opera nel quartiere di Scampia a Napoli, mentre Salvatore Conte gestisce il traffico di hashish per conto di Don Pietro. A causa delle continue rivalità tra i due boss, Don Pietro ha ordinato al suo braccio destro Ciro e al sottoposto Attilio d’incendiare l’abitazione dove vive la madre di Salvatore Conte come atto di punizione. L’incendio ha provocato una serie di ritorsioni che si concludono con l’ordine di uccidere Salvatore Conte e tutto il suo clan in un attentato. Salvatore Conte riesce a mettersi in salvo e a fuggire all’estero. Attilio, mentore di Ciro, rimane ucciso nell’attentato.

1×02 Ti fidi di me?

Gennaro Savastano, detto Genny, è il figlio del boss Don Pietro ed è un ragazzo immaturo e superficiale. Genny s’invaghisce di Noemi, la fidanzata del giovane boss diCasavatore, mentre è a una serata in discoteca con altri giovani criminali. Genny provoca sfacciatamente il boss di Casavatore che si vendica facendogli distruggere la motocicletta. La guardia di finanza è riuscita a bloccare un’importante importazione di droga dall’Honduras. Don Pietro sospetta che all’interno del clan sia presente un traditore che ha fornito informazioni alle forze dell’ordine. Intanto, Don Pietro cerca di rimediare ai guai creati dal figlio Genny perché l’appoggio della famiglia di Casavatore è importante per continuare a gestire e a espandere gli affari criminali. Il boss di Casavatore propone di risolvere la questione attraverso un gesto che umilierebbe pubblicamente Genny. Don Pietro reagisce ordinando la morte del boss di Casavatore e al figlio Genny di diventare un assassino in modo che potrà dimostrare di essere cresciuto e pronto a comandare. Ciro è insieme a Genny per insegnargli a uccidere. Ciro cattura un emarginato tossicodipendente e ordina a Genny di ucciderlo. Genny non ha il coraggio di uccidere limitandosi solo a sparare e a ferire. Alla fine Ciro ucciderà a sangue freddo al posto di Genny. Genny mente al padre affermando di aver compiuto il suo primo omicidio e riceve una nuova motocicletta come ricompensa. In serata Don Pietro scoprirà che Genny ha mentito e che Ciro lo ha coperto. Don Pietro urina in un bicchiere e costringe Ciro a bere per punire la menzogna e per avere la conferma della sua assoluta sottomissione e obbedienza. La paranoia per il traditore nel clan ha preso il sopravvento e porta Don Pietro a uccidere uno dei suoi sottoposti che in realtà è innocente. Don Pietro abbandona il luogo del delitto impossessandosi di una sacca piena di soldi e della giacca della vittima. Nel cuore della notte Genny corre a forte velocità a bordo della sua motocicletta ignorando i segnali stradali. Il giovane criminale sarà travolto da un’auto e portato in ospedale. Don Pietro riceve una telefonata che lo informa delle gravi condizioni di Genny e inizia a guidare a forte velocità verso l’ospedale. Una pattuglia della polizia lo ferma per un controllo e poi lo arresta per aver trovato la sacca con i soldi e della cocaina nella giacca prelevata alla vittima. Ciro è nei pressi di una cabina telefonica ed è sul punto di chiamare un numero annotato su un foglietto, scatenando il dubbio che sia l’informatore delle forze dell’ordine. Ciro decide di non telefonare quando riceve la notizia dell’incidente di Genny. La stessa mattina brucerà il foglietto, forse ormai inutile dopo aver ricevuto la notizia dell’arresto di Don Pietro.