Dr. House – Medical Division, riassunto 1×10

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Dr. House – Medical Division, riassunto 1×10

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1×10 Storie di vite diverse

Vittoria, trentenne barbona, entra in un rave party alla ricerca di un certo James ma c’è da pagare. Il buttafuori la compatisce e la fa entrare gratis; all’interno una ragazza la bacia passandole varie pasticche (sicuramente droga) con la lingua. Lei le sputa ma viene poi colpita da un’altra ragazza che la offende perché si stava baciando con la sua fidanzata. All’improvviso arriva una retata della polizia; nel trambusto generale la donna rovina a terra senza dar segni di vita e viene portata d’emergenza al Princeton Plainsboro Teaching Hospital. Il caso viene presentato ad House da Wilson, che mostra un vivo interesse per il caso mentre Foreman creda che menta per avere un posto dove dormire e un pasto caldo; dopo i primi screzi se accettare il caso o no, House per ripicca verso il neurologo di colore la prende subito in cura e partono le diagnosi differenziali. Non essendoci nessuna lesione cancerosa si sospetta un’overdose, altro sintomo l’ipoglicemia; viene ordinata una flebo di fisiologica per ristabilire l’equilibrio elettrolitico e unarisonanza magnetica, ma quando Foreman tenta di fare il suo lavoro viene morso alla mano. La donna ha una forte amnesia (in seguito si capirà essere dovuta ad un trauma cranico) per cui anamnesi inesistente: House decide di ricostruirla guardando i suoi effetti personali (che Foreman recupera da uno scatolone dove viveva assieme ad altri senzatetto) e le sue precedenti cartelle cliniche. Qui spunta un nuovo indizio: un coloratissimo e dettagliato fumetto di una super eroina chiamato Calendraika (che House legge subito con passione, non perdendosi nemmeno una riga), pieno di dettagli e riferimenti sul luogo dove viveva prima e sulla sua vita precedente. Le rimuovono un chiodo chirurgico inserito nel braccio dopo un probabile incidente e Foreman le somministra ferro destrano per curare l’anemia ma la paziente ha una reazione allergica a questo medicamento e Chase ordina subito la somministrazione di epinefrina; alle cure per il congelamento e per la depressione s’aggiungono due appuntamenti vicini da un oncologo (Wilson pensa ad un cancro delle ovaie). Viene ordinata un’ecografia per la sindrome paraneoplastica (gli spasmi); intanto Cuddy, visto che House finge un raffreddore per non dover adempiere alle sue ore di clinica, gli affida due studentesse per mostrar loro come sviluppare diagnosi efficaci in poco tempo. Viene scoperta una massa solida nella donna, molto probabilmente un cancro all’ovaio (intanto la paziente confessa d’essersi procurata un’overdose d’insulina); le somministrano lisoniazide, rinfampicina e streptomicina, ovvero l’unica cura possibile per un tuberculoma. I medici concludono tristemente che l’unica cura possibile per uncancro all’ovaio a quello stadio sarebbe solo una bara di pino. La donna intanto peggiora con febbre a 41º e ipersensibilità alla luce; Chase pensa al tuberculoma mentre Foreman al tumore, con nuovi esami del sangue, coltura delle urine eradiografia toracica. In una frenetica corsa contro il tempo si somministrano nuove cure per una possibile sindrome serotoninergica: bromocriptina per antagonizzare gli effetti dell’antidepressivo (le tolgono il Prozac), le fanno anche un bagno di ghiaccio per abbassare la temperatura e farla arrivare viva ai risultati degli esami (nuovo sintomo: idrofobia). Le somministrano il ceftriaxone per la meningite ma la donna scappa (nonostante 10 mg di haldol in corpo: un potente sedativo): viene stesa da un poliziotto con il taser, un piccolo apparecchio che rilascia scosse elettriche (anche fino a 600 volt) che provocano stordimento immediato (House lo scopre corrompendo il poliziotto, in quanto lui continuava ad affermare che l’aveva trovata così, senza averla nemmeno sfiorata).