Baciamo le mani, riassunto 1^ puntata

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Baciamo le mani, riassunto 1^ puntata

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Sicilia, 1958: le vite di Ida, Antonio, Salvatore, Gabriella, Agnese, Pasquale e del Commissario Bellomo si intrecciano a seguito dell’omicidio di Mario Imposimato, un coraggioso giornalista de La Voce impegnato in un’inchiesta sul piano regolatore e sul giro di tangenti e di appalti che lega Mafia e Politica in Sicilia. Ucciso nella notte di Santa Rosalia nell’immaginaria cittadina di Costanza, il giornalista viene fatto ritrovare legato e al centro delle luminarie per la festa religiosa, ma nessuno sa e nessuno ha visto. Di certo c’è che, subito dopo la sua morte, il consiglio comunale schizza ad approvare il nuovo piano regolatore. Questa è la cornice delle indagini del Commissario Bellomo (David Coco) e per il fedele Cangemi riuscire a raccogliere le testimonianze non solo per il caso di omicidio ma anche per i legami tra ’stato e mafia’. L’unico che racconta quanto visto quella sera è un barbone che riconosce in Antonio Di Giulio (Salvatore Lazzaro), contabile del boss della zona, l’uomo che ha trasportato il cadavere nella piazza del paese. La moglie Ida (Sabrina Ferilli), bella donna romana trasferitasi sull’isola, e il figlio Salvatore (Christian Roberto), di otto anni, entrano in scena alla festa di compleanno di Don Cesare Romeo (Luigi Maria Burruano), cui è giunta tutta la città, sindaco in testa, per rendere omaggio al boss. La donna mostra subito insofferenza per le abitudini del luogo, come quella di baciare le mani al ‘padrino’. Per amore del marito, la donna, però si piega al baciamano: una romana, vestita di rosso e così bella non sfugge all’occhio di Don Cesare, che Antonio definisce “buono e generoso” perché ha permesso loro di pagare il mutuo e che invece Ida trova davvero un “delinquente“. Ma il delinquente secondo la Polizia è proprio Antonio, arrestato per l’omicidio di Imposimato dopo la testimonianza del barbone. Antonio però si dichiara subito estraneo a tutto, mentre Ida è praticamente sotto choc: interviene prontamente l’avvocato Torrisi, evidentemente vicino al clan Romeo e inviato dal Padrino per seguire il caso. L’obiettivo non è tanto tirar fuori Antonio dalla galera quanto ‘proteggere la famiglia’: la prima cosa da fare, infatti, è mettere al riparo la cosca dalle indagini. Un uomo, infatti, si introduce nottetempo in casa Di Giulio: Ida lo scopre, lo mette in fuga, ma poco dopo trova una pistola in un sacchetto di carta nella dispensa. La donna è convinta che l’abbia portata l’intruso e che si tratti di un tentativo per incastrare il marito. Sollevata, corre in carcere per raccontare ad Antonio quanto successo e annunciargli la lieta novella: andrà dal Commissario e lo farà scagionare. E invece scopre l’amara verità: è stato proprio Antonio a uccidere il giornalista. E così Ida capisce come vanno le cose in Sicilia e si ribella: va a consegnare la pistola al commissario. Il commissario le consiglia di andar via subito dalla città: don Romeo è pericoloso e infatti lo dimostra subito facendosi trovare a casa Di Giulio col piccolo Salvatore. Un chiaro avvertimento, di fronte al quale Ida mantiene il sangue freddo. Gli racconta di aver buttato la pistola nel fiume. Per la donna è il momento di partire: l’attende un lungo viaggio in treno verso Genova scortata dall’agente Esposito. Nonostante siano testimoni sotto protezione, Ida e Salvatore conoscono Gabriella, una giovane vedova, e il figlio Duccio, coetaneo di Salvatore e appassionato di baseball. La coppia, infatti, è diretta in America: il parroco del paese ha trovato a Gabriella un buon partito d’Oltreoceano, Pasquale Vitaliano (Massimo Bellinzoni), rampollo di una famiglia di macellai che ha fatto fortuna a New York. Un matrimonio al buio per Gabriella, che teme la suocera Agnese (Virna Lisi): è stata lei a scegliere la sposa per il figlio tra le foto che Don Fabrizio le ha spedito in America ed è lei a tenere le redini dell’attività e della famiglia. Sul treno per Genova sale anche un prete, don Salvo, fedele servitore di Don Romeo e piazza una bomba nello scompartimento di Ida e del figlio. Ma il destino vuole che a morire siano Gabriella e Duccio e che Ida si trovi in mano la borsetta della sfortunata vedova. Sempre il caso vuole che Ida capisca che l’attentatore era proprio il prete: non ha scampo e basta poco per decidere di prendere l’identità e la vita di Gabriella e Duccio. Si va a New York…Intanto i corpi carbonizzati delle vittime, la borsa di Ida ritrovata sul treno, la corporatura del bambino non lasciano dubbi alla Polizia: per il commissario e Cangemi Ida e Salvatore sono morti e ne danno notizia, tramite l’avvocato Torrisi, ad Antonio, ancora in carcere. Intanto l’agente di scorta, Esposito, è ferito gravemente. Ci vorrà tempo prima che possa raccontare che i due testimoni non erano nello scompartimento al momento dello scoppio… E siamo in America a conoscere la famiglia Vitaliano.