Film tv, stasera su Rete 4 Behind Enemy Lines – Dietro le linee nemiche

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Film tv, stasera su Rete 4 Behind Enemy Lines – Dietro le linee nemiche

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Durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina, i tenenti della Marina Chris Burnett e Jeremy Stackhouse rispettivamente navigatore e pilota di un F/A-18 Super Hornet, vengono inviati in missione di ricognizione sulle montagne della Bosnia. Intercettando un segnale radar, i due militari in volo escono di rotta e fotografano la zona intercettata piena di soldati serbi nemici. L’aereo, però, non passa inosservato e il comandante serbo ordina l’abbattimento. Salvati per miracolo, i due piloti si rincontrano in una radura provando a contattare il loro comandante che li aveva mandati in missione, l’ammiraglio Leslie Reigart. Stackhouse, ferito, non può andare col compagno e sopraggiungono verso di lui diverse unità serbe, comandate dal colonnello Miroslav Lokar, che lo giustiziano senza pietà. Burnett comincia così una fuga senza sosta inseguito dai serbi. Durante l’inseguimento Barnett finisce in una fossa comune, per la precisione la zona che hanno fotografato in precedenza con l’aereo prima che fossero abbattuti.

L’inseguimento continua senza sosta, Burnett sopravvive in più di una volta agli attentati rivolti nei suoi confronti dai suoi inseguitori e riesce a mettersi in contatto con l’ammiraglio Reigart che gli comunica un punto buono per l’estrazione. La NATO cerca però in ogni modo di ostacolare il recupero del navigatore disperso, dandolo ormai per morto come il suo compagno. Burnett si getta così nella disperazione totale per aver perso il suo amico, ma non si dà per vinto.

L’americano, pur esponendosi a molti rischi durante la fuga, alla fine raggiunge il luogo dell’estrazione, grazie anche all’aiuto di un ragazzo serbo contrario al regime di Lokar. La NATO in ogni caso lo abbandona per via della notizia apparsa alla TV serba del suo ritrovamento in stato di morte da ormai diversi giorni (falsa notizia organizzata dagli stessi serbi). Burnett nota di aver raggiunto però la zona dove giace il suo seggiolino contenente anche le foto da lui scattate a bordo dell’aereo. Decide così di recuperarle per dare un senso alla loro missione e per vendicare il compagno giustiziato dai serbi. Burnett raggiunge il seggiolino e riattiva anche il dispositivo di segnalazione, che subito viene notato alla portaerei dall’ammiraglio Reigart. Scatta così la missione di salvataggio. Nel frattempo Burnett, nell’attesa della venuta dei suoi compagni, si accorge di essere ancora seguito da Sasha dopo che questi ha abbandonato un suo compagno, che ha a sua volta innescato una mina terrestre. Burnett si nasconde e quando Sasha esce allo scoperto, Burnett esce allo scoperto a sua volta e lo uccide, vendicando la morte dell’amico. Sopraggiungono le forze di Lokar che tentano in ogni modo di uccidere Burnett e di far sparire le prove fotografiche delle fosse comuni, ma nello stesso momento spuntano gli elicotteri della squadra di salvataggio dell’ammiraglio Reigart. Burnett, ricordatosi del motivo di tutto questo, torna indietro e recupera le foto dal seggiolino caduto e finalmente si mette in salvo. Una volta in salvo, Burnett decide di rimanere nella Marina in onore del compagno deceduto e consegna le foto all’ammiraglio Reigart. Burnett riesce a sopravvivere alla furia della guerra in Bosnia. Grazie alle sue foto, Miroslav Lokar viene arrestato e condannato per genocidio. L’ammiraglio Reigart lascia il fronte e viene riassegnato a Washington, ma rifiuta il posto e si congeda con onore dalla Marina.