Baciamo le mani, riassunto terza puntata

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Baciamo le mani, riassunto terza puntata

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Agnese (Virna Lisi) termina il suo incontro con don Gillo (Burt Young) e decide di organizzare una cena con i suoi figli maschi, per spiegare loro la situazione: i mafiosi intendono servirsi del nome dei Vitaliano per i loro sporchi traffici, per vendere bestiame rubato, e loro non possono sottrarsi senza scatenare una guerra.

Il boss intanto ha anche altro di cui occuparsi: sua figlia vuole a tutti i costi sostenere il test di ingresso per studiare medicina e diventare un dottore, e non intende rinunciare solo perché suo padre non concepisce una donna che lavora, considerandola una vergogna per la famiglia. L’unico che sembra capire e sostenere la ragazza è Vito (Massimiliano Morra), che intende abbandonare la famiglia di don Gillo per vivere il suo amore con Felicita (Martina Pinto), cosa che si rivelerà però impossibile, proprio per volere del boss. E Vito si trova costretto a lasciare la ragazza, per il suo bene.

Ida (Sabrina Ferilli) riesce a convincere Agnese che può aiutarla con la contabilità della macelleria, visto che è una ragioniera, ma l’intenzione della matriarca è in realtà un’altra: escluderla, insieme a Felicita, dalla cena in cui deve affrontare coi figli maschi il problema con don Gillo. Ida però non si dà per vinta e la sera si presenta al ristorante con Felicita, suscitando il malcontento della suocera.

Agnese, prima dell’arrivo di nuora e figlia, ha intanto rivelato ai figli di aver chiesto aiuto a don Peppino, per essere messa in contatto con don Caruso, un vecchio amico che comanda tutte le famiglie di New York, l’unico che può mettere don Draghi al suo posto. E rivela anche che vent’anni prima il loro padre è morto non in un incidente, come aveva sempre raccontato, ma ucciso da un padrino a cui aveva detto no.

Louise (Nathalie Rapti Gomez) nel mentre è sempre più ingestibile per via della sua dipendenza dall’alcol e Agnese, per il bene di tutti, decide di farla rinchiudere in una clinica per disintossicarsi. A questo si aggiunga che Ruggero (Francesco Testi) è ora chiaramente attratto da Ida, benché sia la moglie di suo fratello.

Don Saro (Antonio Merone) arriva a New York con l’ordine di uccidere Ida, perché taccia per sempre, ma in città si presente anche il commissario Bellomo (David Coco), che mette in guardia la donna e le promette di fare qualsiasi cosa per proteggerla. Ad avere la meglio è però il killer della mafia, che riesce a introdursi in casa e a prendere in ostaggio il piccolo Salvatore.

Nel frattempo Agnese riesce a incontrare don Caruso, che è in fin di vita. L’uomo però l’accoglie in casa e le promette protezione da don Gillo, per ripagare un vecchio debito di riconoscenza nei suoi confronti.

Pasquale (Massimo Bellinzoni) torna a casa e riesce a salvare Ida e Salvatore, restando però gravemente ferito in seguito a una colluttazione con don Saro. Quest’ultimo scappa, e prima di morire avvisa Don Cesare (Luigi Maria Burruano) che il loro piano per far fuori Ida è fallito ancora.

Agnese, che crede di essere finalmente in salvo da don Gillo, viene prelevata dalla polizia, che l’accompagna nell’ospedale in cui Pasquale, gravemente ferito, è ricoverato. Ida si trova quindi costretta a raccontare tutta la verità alla suocera e ai cognati, e Agnese la ritiene quindi responsabile di quanto accaduto. Pasquale, che ha ripreso conoscenza, poco prima di morire chiede di vedere la madre, alla quale chiede di proteggere Ida e Salvatore come una figlia e un nipote, perché lui li ama e con loro è stato molto felice, anche se per poco.