Film in tv, stasera su Rai Movie Buried – Sepolto

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Film in tv, stasera su Rai Movie Buried – Sepolto

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Iraq. Il camionista Paul Conroy si risveglia improvvisamente in una bara, sepolto vivo, armato solamente di una matita e con il solo ausilio di un accendino e di un cellulare. Dopo aver realizzato che a seppellirlo sono stati i terroristi che hanno assalito il suo convoglio uccidendo numerosi suoi colleghi, Paul chiama tutti i suoi conoscenti e il dipartimento di polizia americano, per poi ricevere la chiamata del suo rapitore. Il riscatto richiesto è di 5 milioni di dollari da trovare in 90 minuti.

La speranza dell’uomo è ora affidata alla possibilità di trattare con i rapitori, anche se le condizioni poste sembrano proibitive. Messosi in contatto con il Dipartimento di Stato, Conroy viene subito informato che il governo statunitense, per politica, non tratta con i terroristi. Viene poi contattato da Dan Brenner, persona preposta ad affrontare simili situazioni, che gli conferma che non c’è possibilità di alcun accordo coi suoi rapitori ma lo rincuora dicendo che si farà di tutto, comunque, per andarlo a salvare.

I terroristi intanto gli ordinano di fare un filmato con la richiesta di riscatto, minacciando in caso contrario di uccidere una sua collega, anch’essa sotto sequestro. Conroy temporeggia, secondo quanto suggeritogli dal Dipartimento di Stato, e così dopo un po’ riceve lo scioccante filmato dell’esecuzione della sua collega. Delle esplosioni all’esterno danneggiano la bara che comincia a scricchiolare lasciando entrare della sabbia che rende sempre più difficile la sopravvivenza di Paul.

A confortarlo c’è Brenner che gli dice che stanno per sbaragliare i rapitori e che un tale Mark White, giovane dottore, nelle sue stesse condizioni, anche se con difficoltà un paio di settimane prima è stato liberato. Dopo una telefonata dei suoi datori di lavoro che si preoccupano solo di prendere le distanze informandolo di averlo licenziato prima dell’incidente, Paul, disperato, filma un testamento video per i suoi familiari. Quindi è costretto dai rapitori a filmarsi mentre si taglia un dito per rendere più forte la sua richiesta di riscatto.

Il video fa presto il giro del mondo e così Paul riceve prima la telefonata di Brenner che gli assicura che stanno andando a liberarlo, ma poi ammette che non c’è più nulla da fare. Si rende conto di avere ormai pochi minuti di vita ed è tentato di suicidarsi, mentre continua a entrare sabbia nella bara. Ormai in fin di vita, per un attimo sogna di essere liberato, poi è destato da una nuova chiamata. È Brenner che spiega di averlo individuato, grazie alla confessione di un terrorista catturato che ha indicato dove avevano seppellito uno statunitense in cambio della libertà.

Ora stanno scavando per tirarlo fuori, e sono a pochi secondi da lui. La sabbia ormai ha praticamente riempito la bara, nella concitazione riesce a telefonare qualche istante alla moglie rassicurandola, poi torna alla telefonata con Brenner che lo incita a resistere ancora qualche istante. Sono a pochi centimetri. Poi d’un tratto cambia tono, e cala il silenzio, si scusa: la bara che hanno appena aperto non è la sua, ma quella di Mark White.