Film in tv, stasera su Rai3 The Company Men

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Film in tv, stasera su Rai3 The Company Men

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Bobby Walker ha un lavoro lautamente retribuito, una bella famiglia, una splendida casa e una Porsche in garage. A soli 37 anni incarna la realizzazione del sogno americano.

La sua vita viene però sconvolta quando la multinazionale per cui lavora, alle prese con la crisi, lo licenzia senza troppe spiegazioni. Bobby si illude di poter trovare subito un nuovo lavoro non troppo diverso dal precedente e così non considera minimamente di modificare il proprio tenore di vita.

La moglie Maggie, che invece guarda in faccia la realtà, prospetta fin dall’inizio la possibile vendita della casa il cui mutuo non è realisticamente più affrontabile alla luce della nuova situazione. Gene McClary, il braccio destro del grande capo dell’azienda, è contrarissimo alla politica dei licenziamenti che, per altro, passano tutti attraverso la sua amante Sally, impotente responsabile delle risorse umane.

A seguito di una imminente fusione, l’azienda lancia una nuova campagna di licenziamenti che stavolta colpisce uno dei suoi ex colleghi più esperti, Phil Woodward, ed anche lo stesso Gene. Mentre Bobby col passare dei mesi si rassegna a cambiare stile di vita, per Phil il licenziamento è un trauma insanabile mentre per Gene dal punto di vista lavorativo è una sorta di prepensionamento, ma dal punto di vista umano è una sconfitta perché l’azienda era nata con lui e ora non ci si riconosce più.

A Bobby, dopo aver restituito l’auto ed aver messo in vendita la casa, non resta che andare a vivere dai suoceri e umiliarsi chiedendo lavoro all’odiato cognato, titolare di una piccola impresa edile. Il duro lavoro di manovale ridà un senso e una dignità alla vita di Bobby che grazie alla forza morale e all’amore della moglie esce così da un tunnel. Cosa che non riesce a Phil che dopo rabbia, silenzi, sofferenze e umiliazioni, si suicida.

Gene, alla fusione della sua compagnia, ha avuto un ingente ammontare di denaro dalla rivalutazione delle azioni in suo possesso. Così, dopo aver anche lasciato la moglie, con coraggio e ritrovato entusiasmo decide di ripartire da zero e proprio dal settore cantieristico con il quale la compagnia era nata abbandonandolo negli ultimi tempi. Per attuare il suo progetto si affida ad uno staff dei più valenti collaboratori che la compagnia nel corso degli anni ha licenziato. A capo di questi Bobby Walker che, ringraziato il ruvido ma generoso cognato, può tornare con fiducia a vestire i panni del manager.