Il Capitano 2×01, riassunto

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Il Capitano 2×01, riassunto

Il Capitano 2

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2×01 Operazione tritolo

Giulio e Margherita stanno progettando il loro matrimonio. Ma l’idillio s’interrompe bruscamente non appena Margherita ricorda a Giulio che una volta sposati non potranno far più parte della stessa squadra. Una chiamata di Fioravanti rimanda, però, la discussione. Al Comando, il Colonnello espone alla squadra la loro nuova missione. Salvatore Arata, figlio di un capocosca della ‘ndrangheta, è stato ucciso insieme a un intermediario turco al quale stava per vendere dieci tonnellate di tritolo: una nuova guerra di mafia si sta scatenando e il Capitano e i suoi uomini dovranno andare in Calabria per capire da dove provenga il micidiale esplosivo. Terminata la riunione, Giulio affronta Fioravanti. Si è sparsa la notizia che sta per diventare maggiore e lui non vuole promozioni. A sua insaputa, Margherita ha raccontato al superiore dei loro progetti. Ma se vuole costringerlo a scegliere tra lei e il suo lavoro, la loro storia avrà vita breve. I mandanti dell’omicidio di Salvatore Arata sono sicuramente gli Jacono. Le due famiglie si contendono da anni il potere nella zona. Per accelerare le indagini, Giulio decide di infiltrarsi in carcere e avvicinare il fratello di Arata. Il rischio a cui si espone lo riconcilia con Margherita. E lei, per non dargli un ulteriore pensiero, decide di non dirgli che aspetta un bambino. Anche Margherita ha il compito d’infiltrarsi nella famiglia degli Jacono. Sarà l’insegnante di sostegno del piccolo Federico, nipotino di Raffaele Jacono. Con Teresa, la madre di Federico, Margherita instaura un’amicizia. La donna è sposata con Vito Jacono che cerca di rimanere lontano dai traffici criminali di cui si occupa la famiglia. Tutto il contrario di Toni, che tra l’altro, mette subito la sua morbosa attenzione sulla “bella maestrina” del nipote. Giulio in carcere riesce a conquistarsi la fiducia di Gaetano Arata che lo presenta a Matteo Struppìa, il braccio destro della famiglia. Ma un misterioso killer fredda Arata, con un fucile di precisione. Per Giulio non c’è più ragione di rimanere in carcere, così la squadra organizza per lui una finta evasione. Nel frattempo, la squadra ha scoperto la provenienza dell’esplosivo. Si trovava nel mercantile Laura C., affondato nelle acque della zona durante la seconda guerra mondiale e la ‘ndrangheta nel tempo l’ha trafugato. Giulio decide di approfittare del legame instaurato in carcere con Gaetano Arata e fa sapere alla “famiglia” che vuole acquistare il tritolo. Il vecchio Arata accetta l’affare, ma prima di procedere alla consegna dell’esplosivo, il Capitano per accreditarsi presso la famiglia, dovrà uccidere il piccolo Federico Jacono.