Il Capitano 2×04, riassunto

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Il Capitano 2×04, riassunto

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Operazione Hawala

Osservando con attenzione le registrazioni filmate nello studio Cornaglia, il Capitano ipotizza che nel corridoio sia nascosto un archivio segreto. Un’incursione notturna negli uffici, compiuta assieme agli uomini della squadra, conferma la sua ipotesi: in una stanzetta cui si accede da una scala ben occultata, Spada trova il fascicolo con i documenti della società di Carmine Lucidi, per la quale trattava anche il povero Santrucci. Molte delle ricevute relative a ingenti somme, sono scritte in arabo. E hanno una sigla misteriosa, Jasm. Un informatore ipotizza che quella sigla sia l’abbreviazione di un nome: Jasmeen. E che i denari siano trasferimenti fatti con la Hawala, un antico metodo arabo che di solito viene usato da poveri immigrati per spedire soldi a casa senza servirsi delle banche. E che, nel caso di grosse cifre, serve invece a ripulire denaro sporco. La caccia alla misteriosa Jasmeen non impedisce al Capitano di stare vicino a Stefania, che segue con trepidazione la lenta guarigione di suo padre, il colonnello Fioravanti. Una notte tra Spada e Stefania scocca la scintilla della passione. Ma il giorno dopo, il Capitano precisa con grande fermezza le sue intenzioni: quella sbandata non deve avere alcun seguito. Benché dolorosamente colpita dall’atteggiamento di Spada, Stefania, che è ormai prossima al matrimonio, decide di mandare comunque a monte le nozze. Fioravanti ci mette poco a intuire il perché di quella scelta e accusa molto duramente il Capitano di aver abusato della sua fiducia. Spada si getta a corpo morto nelle indagini, rintracciando la bella Jasmeen: la giovane donna, che ne subisce il fascino, ammette di fare da tramite per piccole rimesse della Hawala. Ma giura di non sapere niente riguardo a grossi capitali. Le indagini giungono a una svolta quando Jasmeen, che sospetta di suo zio, accetta di collaborare. Grazie a lei, il Capitano e la sua squadra scoprono un enorme fluire di capitali che dall’oriente giungono, assieme ai soldi della criminalità organizzata, a una società presieduta da Cornaglia, in corsa per l’acquisto di una importante società di telecomunicazioni. Per indurre Cornaglia a commettere un errore che sveli i suoi legami con la malavita, Spada gli rivela che suo figlio Stefano non si è suicidato, ma è stato ammazzato dai killer di Lucidi. Messo alle strette, Lucidi cerca di fuggire ma prima vuole eliminare i figli di Santrucci, gli unici in grado di riconoscerlo. In un convulso inseguimento in un lunapark, che culmina con uno scontro a fuoco, il Capitano riesce a colpirlo prima che possa nuocere ai piccoli. Arrestato Cornaglia, spedita Jasmeen in un luogo sicuro, il Capitano torna a Roma con la squadra. Afflitto dalla solitudine e forse dal rimorso, chiama Stefania ma quando lei risponde, lui non ha il coraggio di parlarle.