Sul catalogo di Netflix è presente un documentario molto interessante dal titolo “Conversazioni con un killer: Il Caso Bundy”, incentrato sulla storia del serial killer Ted Bundy, colui che ha terrorizzato diversi Stati degli USA con i suoi feroci omicidi, tra il 1974 e il 1978.
Si tratta di un documentario molto interessante, suddiviso in quattro episodi in cui sono presenti immagini d’archivio, registrazioni audio nel braccio della morte e interviste attuali di giornalisti, psichiatri, avvocati e di una vittima riuscita a salvarsi in tempo dalla ferocia di Bundy.
CHI ERA TED BUNDY?
Apparentemente un ragazzo tranquillo, di classe, sempre sorridente, di cultura. Iscritto prima in psicologia e poi in legge, riesce a mimetizzarsi tra la gente perbene e contemporaneamente attuare i suoi folli piani omicidi.
Bene o male attuava sempre lo stesso modus operandi per attirare le sue vittime: fingersi disabile oppure in difficoltà per poi violentarle e talvolta le mutilava. Una decina di ragazze sono state decapitate.
In altri casi agiva nelle case delle stesse vittime, infiltrandosi di nascosto, li bastonava e poi proseguiva con la stessa violenza del metodo precedente.
Spesso e volentieri, tornava nel luogo del delitto per avere rapporti sessuali con i cadaveri in decomposizione.
DOCUMENTARIO NETFLIX
Sono riusciti a ricollegare tutta la storia del serial killer, con interviste dello stesso Bundy e di chi ha avuto a che fare con lui. Quattro episodi in cui si cerca di dar risalto alla sua personalità, indagando anche sulla sfera privata e psicologica del soggetto, fin dal primo arresto, avvenuto in Utah nel 1975 fino ad arrivare al processo e l’atteggiamento assunto da Ted durante quel periodo.
L’uomo non appare consapevole di tutto il male inflitto, arriva ad avere il coraggio di difendersi da solo ai processi, continuando imperterrito a sostenere davanti alle telecamere che ne uscirà vincente. Sorrisino e arroganza sempre presenti sul suo volto, dimostrando quanto la sua mente fosse diabolica e senza alcun rimorso nei confronti delle vittime.