Mafalda di Savoia – Il coraggio di una principessa

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Mafalda di Savoia – Il coraggio di una principessa

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Trama prima puntata

E’ il 24 agosto 1944, quando gli aerei alleati bombardano il campo di sterminio nazista di Buchenwald. La principessa Mafalda di Savoia (Stefania Rocca), una delle figlie del re d’Italia Vittorio Emanuele III, sposa del principe tedesco Filippo d’Assia (Johannes Brandrup), viene ferita. Ricoverata in condizioni gravissime, la donna inizia a ricordare alcuni episodi del suo passato. La gioventù dorata, la complicità con la sorella Giovanna (Clotilde Courau), detta Giogiò, la storia d’amore segreta col bel Filippo d’Assia. Una relazione clandestina la loro a causa dell’ostilità del Santo Padre e di Mussolini (Claudio Spadaio) nei confronti dell’unione fra una principessa italiana e un nobile tedesco di religione protestante, discendente di una casata di nota tradizione luterana. Eppure Muti -così è chiamata in casa Mafalda- riesce a spuntarla con il burbero padre contrario alla sua storia d’amore. Sposa Filippo e si trasferisce in Germania dove nasceranno i primi due figli, Maurizio ed Enrico. Mafalda ama molto suo marito ma soffre delle sue continue assenze e del suo coinvolgimento nel nascente regime nazista. Nonostante l’isolamento ed una polmonite quasi mortale, la bella e fiera principessa italiana dà alla luce un terzo figlio, Ottone. Nel maggio del 1938 la coppia è costretta ad accompagnare Hitler in viaggio a Roma. La principessa, che non ha grandi simpatie per il Fuhrer non esita a dimostrarlo e attira l’attenzione del gerarca Goering, amico di suo marito, e del maggiore Karl Rudiger (Hary Prinz) che mostra nei suoi confronti una morbosa attrazione. Dopo questi primi screzi con il regime nazista, Goering la tenere sotto controllo da Karl Rudiger.  Una volta scoppiata la guerra, il re Vittorio Emanuele III commette un errore di valutazione e coinvolge sua figlia in una delicata missione diplomatica volta a convincere il cugino, Michele Petrovic, a commettere delle azioni contro la Germania. La Gestapo documenta l’incontro e, per ritorsione, Filippo viene trasferito e Mafalda viene considerata un’avversaria del regime da controllare strettamente. Dopo pochi mesi, in pieno del conflitto mondiale, Mafalda decide di raggiungere la sorella Giovanna per i funerali del marito, re Boris di Bulgaria, apparentemente avvelenato dai nazisti per la sua opposizione al Fuhrer.  Durante il suo viaggio viene firmato l’armistizio dell’8 settembre 1943: i regnanti italiani fuggono a Brindisi ma Mafalda vuole comunque tornare a Roma, nonostante l’avvertimento della regina di Romania che le consiglia di evitare la capitale. Dopo aver salutato i suoi quattro figli (l’ultima è la piccola Elisabetta), al sicuro in Vaticano, Mafalda viene attirata con l’inganno nell’ambasciata tedesca e arrestata da Kappler (Dirk Plönissen).