Merlin 5 trama episodi 9-10 del 23 aprile

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Merlin 5 trama episodi 9-10 del 23 aprile
Merlin

Il nono episodio di Merlin 5, in onda su Joi Mediaset Premium, si intitola “Con tutto il mio cuore”. Mentre Morgana e Gwen si incontrano nella foresta per progettare un nuovo attentato al re, Merlino e Artù origliano la conversazione. Artù è sconvolto nello scoprire che per tutto quel tempo la regina era in realtà sotto il controllo di Morgana e Merlino gli promette che troveranno un modo per portarla indietro. Chiesto consiglio a Gaius, Merlino scopre che Gwen potrebbe essere vittima di un potente sortilegio che gli antichi chiamavano “Teine Diaga”. L’anziano medico afferma che vi è solo una persona oltre Morgana che potrebbe conoscere il modo per spezzare la maledizione: un’antica creatura che da secoli vive nascosta nell’oscurità di una caverna, condannata a servire per l’eternità la Grande Sacerdotessa: la Dochraid. Merlino sa che non può fidarsi di tale individuo e si reca nella sua caverna nei panni di Dragoon. Nonostante l’orrida creatura sia priva della vista, riconosce la presenza di Emrys e si rifiuta di aiutarlo. Merlino sapeva però che molto probabilmente sarebbe stato costretto ad usare la forza ed ha infatti portato con sé Excalibur, l’unica arma in grado di poter uccidere chi è immortale. Con lama della spada magica puntata alla gola, l’antica Dochraid non può che assecondarlo e rivelargli ciò che sa: l’unico modo per rompere l’influenza maligna di Morgana su Gwen e riportare la regina indietro, è farla immergere di sua spontanea volontà nelle acque sacre del Calderone di Arianrhod, invocando la benevolenza della Dea Bianca; se però la regina non lo farà spontaneamente, allora sarà perduta per sempre. Merlino torna a Camelot e con Gaius espone ad Artù ciò da farsi. Il re è restio ad usare la magia, ma Gaius gli ricorda che la stregoneria può essere combattuta solo con la stregoneria. Infine, Artù si convince che per salvare la sua amata moglie non c’è altra via, e domanda all’anziano medico chi possa praticare tale rituale. Gaius afferma che conosce una persona di cui possono fidarsi, ma Artù ricorda che l’ultimo stregone al quale si rivolsero provocò la morte del padre. Gaius allora è costretto a dire che stavolta si tratta di qualcuno totalmente diverso, poiché ha scelto una donna: ciò significa che Merlino dovrà prendere i panni di un’anziana donna per rendersi utile e salvare Gwen senza farsi scoprire. I tre dunque escogitano di usare della tintura di belladonna per tenere Gwen priva di sensi e portarla al Calderone senza che possa opporre resistenza. Drogata Gwen, Artù e Merlino si dirigono in incognito al bosco fuori il castello, trascinandosi dietro la regina. Mordred però nota qualcosa di sospetto e capisce che sta accadendo qualcosa di strano. Merlino e Artù partono, con Gwen priva di sensi, in viaggio per il Calderone di Arianrhod, intanto però la Dochraid si appresta a comunicare a Morgana che Emrys ha scoperto i suoi piani e che sta cercando di liberare l’anima di Ginevra dal Teine Diaga. La strega dunque, accompagnata dalla giovane Aithusa, si prepara ad intercettarli prima che raggiungano la destinazione. Lungo il cammino, Merlino cade per un dirupo e perde i sensi. Artù allora è costretto a correre in suo soccorso, ma cade anche lui e rimane incastrato sotto alcuni massi franati addosso a lui. Quando sembra che siano spacciati, Mordred arriva in loro soccorso. Più tardi, attorno ad un focolare, Mordred spiega loro di essersi accorto che stava capitando qualcosa alla regina e che li ha seguiti per assicurarsi fosse tutto apposto. L’indomani, i tre riprendono il viaggio e Merlino continua a somministrare la belladonna a Gwen per tenerla in stato di incoscienza. Questi vengono però improvvisamente attaccati da Aithusa, che li sorvola sputando fuoco contro di loro. Mentre Artù corre in salvo con Ginevra, Merlino rimane indietro e usa il potere del Signore dei Draghi per allontanarla. Aithusa, non potendo far altro, se ne va. In seguito però arriva Morgana, che usa la magia e scaraventa a terra sia Merlino che Mordred. Mentre Mordred è privo di sensi, Merlino si rialza e corre via, lasciandolo al suo destino e raggiungendo Artù. Morgana risveglia Mordred, ma sembra non volere attaccarlo e cerca invece di convincerlo che sta dalla parte sbagliata. Quando la strega gli domanda dove si trovi Emrys, Mordred però fa finta di non sapere. Morgana allora si decide ad attaccarlo, ma Mordred la ferma dicendole che lei sta sbagliando e che un odio come il suo non potrà mai trionfare. Mentre Morgana è distratta e confusa dalle sue parole, Mordred ne approfitta e usa la magia contro di lei. Con Morgana svenuta, il ragazzo druido si affretta a raggiungere gli altri. Nel mentre, Merlino e Artù hanno già raggiunto il lago. Il giovane mago prende dunque una scusa per allontanarsi e poter così prendere le sembianze della maga che Gaius ha menzionato. Mordred raggiunge Artù, che si domanda come abbia fatto a sfuggire a Morgana. I due sono però poi interrotti da Merlino, che sbuca fuori da dietro dei massi nelle sembianze di una vecchia donna, facendosi chiamare “Dolma”. Artù all’inizio vede qualcosa di familiare nella vecchia maga, ma poi questa lo convince a sbrigarsi con il rituale prima che Morgana possa tornare all’attacco. Merlino dunque, prima di risvegliare Gwen, ricorda ad Artù che deve raggiungere la parte del suo io che è rimasta al sicuro dall’influenza di Morgana, per convincerla a seguirlo all’interno del lago. Artù dunque, una volta sveglia, cerca di farle ricordare dei sentimenti che prova per lui e quando nomina le parole che lei gli disse quando le propose il matrimonio, ovvero “con tutto il mio cuore”, Ginevra comincia a ritornare in sé. Dunque, Artù si immerge e porge a Gwen la sua mano. Come ipnotizzata, la ragazza lo segue all’interno del lago e Merlino comincia il rituale. Finito tutto, Artù può finalmente riabbracciare la sua regina. Prima di congedarsi, Dolma chiede ad Artù di ricordarsi che è stata la magia a salvare sua moglie e che non c’è alcuna malvagità nella stregoneria in sé, poiché essa risiede invece nei cuori degli uomini. Sulla strada verso casa, Mordred dice a Merlino che lo ammira, ma che avverte che lui continua a non fidarsi. Il druido afferma che un giorno riuscirà a dimostrare la sua lealtà sia a lui che ad Artù, e che magari allora potranno essere amici.

Il decimo episodio si intitola “La gentilezza degli sconosciuti”, Morgana sta dando la caccia ad un suo vecchio avversario, Alator dei Catha. La strega sa che il sacerdote guerriero custodisce il segreto di Emrys e vuole estorcerglielo ad ogni costo. Una volta catturato, con l’aiuto dell’esercito sassone, Morgana lo tortura per avere le informazioni che sta disperatamente cercando. Nonostante i metodi bruti della strega, Alator non vuole aprire bocca e preferisce morire pur di mantenere il segreto di Emrys. Nel mentre, Merlino incontra nella foresta una misteriosa donna anziana, di nome Finna, che vuole avvertirlo circa qualcosa di importante riguardo alla profezia, ma a causa di una pattuglia di Camelot i due devono rimandare la conversazione. Quando si trovano le tracce che indicano il rapimento di Alator presso i confini di Camelot, Gaius avverte Merlino di non fidarsi di quella donna, poiché potrebbe essere una trappola di Morgana, che saputo della sua vera identità probabilmente vuole attirarlo fuori dal regno. Merlino è però convinto che Finna non sia una cattiva persona e vuole andare all’appuntamento per scoprire cosa ha da dirgli. Nonostante la decisione di Merlino, Gaius non vuole permettergli di esporsi in questo modo ad un possibile pericolo e informa Artù della presenza di un seguace della vecchia religione presso il tempio abbandonato della foresta di Darkling. Il re invia allora le sue truppe in ricognizione. Andato all’appuntamento al tempio, Merlino incontra Finna, che gli rivela di essere un’adepta di Alator e di avere importanti informazioni per lui. I due vengono però nuovamente interrotti dai cavalieri di Camelot e costretti a fuggire, dividendosi. Prigioniero di Morgana, Alator riceve un messaggio da parte di Finna, che gli comunica di essere vicina a compiere la loro missione. Morgana però intercetta il messaggio e visto che Alator non vuole collaborare, lo uccide e muove le sue truppe per trovare Finna, e così di conseguenza i segreti di Emrys. Evitando i cavalieri di Camelot, Merlino si avventura nuovamente per la foresta e trova i segnali di Finna, lasciati sugli alberi per indicargli come trovarla. I segnali vengono però individuati anche da Morgana, che con il suo esercito si mette in marcia. In seguito, Merlino ritrova finalmente Finna, ma un uomo di Morgana, nascosto tra la boscaglia, lo colpisce con una freccia ad una gamba. Finna aiuta Merlino ad allontanarsi per mettersi in salvo da Morgana e i due si nascondono all’interno di una torre dismessa. Morgana però segue le loro tracce e li raggiunge nella struttura. Finna sa che deve fare tutto ciò che è in suo potere per salvare Emrys dalle grinfie dell’ultima sacerdotessa e decide di sacrificarsi per lui. Questa consegna a Merlino una scatola, contenente il messaggio da parte dei Catha che da secoli è custodito, e lo avverte che una tragica battaglia sta arrivando e che non deve commettere l’errore di fidarsi del ragazzo druido. Dunque, sprona il giovane mago a raggiungere il tetto della torre e di aspettare lì che Morgana se ne sia andata, poiché la strega pensa di inseguire solo lei. Merlino non vuole lasciarla indietro, ma Finna gli chiede di fare come dice e che sarà felice di sacrificare la sua vita per il futuro che lui costruirà con Artù. Merlino, ferito e barcollante, alla fine si avvia, mentre Morgana raggiunge Finna, convinta di avere in pugno la verità su Emrys. L’anziana donna però si uccide con una spada, lasciando Morgana a bocca asciutta. Mentre la strega lascia la torre, Merlino si stende agonizzante sul tetto e invoca il Grande Drago, che arriva in volo e lo porta via con sé. Merlino si risveglia il mattino seguente, completamente guarito, con Kilgharrah al suo fianco. Il giovane mago lo ringrazia, ma poi nota qualcosa di strano in lui. Kilgharrah gli conferma che sta invecchiando e che purtroppo il suo ciclo vitale è quasi giunto al termine. Merlino, triste alla notizia ricevuta, gli domanda se lo rivedrà ancora, ma il drago vola via senza dare una risposta. Più tardi, tornato a Camelot, Merlino apre con Gaius la scatola che Finna e Alator hanno protetto con la vita. Al suo interno vi è un foglietto, sul quale è scritta in lingua druida l’ultima parte della profezia, che afferma l’avvicinarsi di una battaglia presso le grandi pianure di Camlann, dove Artù è destinato a trovare la sua fine per mano di Mordred. Improvvisamente, le campane del castello risuonano e viene portato da Gaius il corpo di un cavaliere di Camelot. L’uomo presenta il volto deturpato e l’anziano medico sa bene di cosa si tratta: è un’antica punizione delle sacerdotesse della vecchia religione, il Ragaid, e che stavolta sta a simboleggiare una dichiarazione di guerra da parte di Morgana Pendragon.