Resurrection – Recensione dei primi 3 episodi

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Resurrection – Recensione dei primi 3 episodi

Ieri su Rai 2 sono andati in onda i primi 3 episodi della serie evento dell’anno, Resurrection. Solitamente seguo la programmazione americana, questa volta non avendo avuto il tempo, ho aspettato quella italiana *good* Tre episodi mozzafiato, serie come questa se ne vedono poche e la Rai ha fatto bene a prendersi l’esclusiva sulla prima visione in assoluto, dati anche gli ascolti avuti ieri sera. Il lunedì è complicato, va in onda il GF ed anche se non sta ottenendo il successo degli scorsi anni, attira pur sempre gran parte della gente, inoltre, su Rai 1 hanno trasmesso la miniserie Ignis.

La serie inizia con Jacob, un bambino di 8 anni, che si risveglia in Cina. Non ricorda nulla, non conosce la lingua, non sa minimamente come sia finito lì. Viene accompagnato alle autorità locali e dato che parla una lingua che sembra essere dell’America, lo mandano proprio lì. Sarà l’agente J. Martin Bellamy, del dipartimento dell’immigrazione, ad occuparsi di lui, segue il suo istinto, decide di non chiamare i servizi sociali e di portarlo nella città dove il bambino dice di avere i genitori: in Arcadia, nel Missouri.

La scena si sposta su una coppia anziana, nella casa di proprietà, apparentemente sereni. Suonano alla porta,  Henry Langston va ad aprire e subirà uno shock che credo metterebbe ko anche il più insensibile tra gli essere umani. L’agente J. Martin Bellamy si presenta e comunica di aver ritrovato il figlio. 

Jacob, però, è morto 32 anni prima annegato in un fiume, lo stupore per il padre è tanto, la somiglianza,la stessa maglietta, conosce tutto della famiglia quel bambino che sembra tanto essere suo figlio. Ma nonostante tutte queste coincidenze non crede ad un simile miracolo. La madre, invece, sì. Questa differenza comportamentale è stata sottolineata molto bene, la madre non si pone domande, non ha importanza, ha ritrovato quel figlio che gli era stato portato via, non ha quindi importanza come sia avvenuto tale miracolo.  Al contrario il padre non smette di porsi domande e non sarà l’unico. Faremo la conoscenza degli altri personaggi, come lo zio, lo sceriffo Fred Langston, che ha perso la moglie nello stesso giorno della morte di Jacob. Quando Jacob avrà un malore verrà portato subito in ospedale e conoscerà la cugina Maggie, medico con una grande somiglianza con la madre morta. Infatti, Jacob le chiede chi fosse, in quanto nota la grande somiglianza.  Essendo medico, non capisce come possa essere lo stesso bambino morto oltre 30 anni prima. Non trova una ragione logica, e deciderà di aiutare l’agente J. Martin Bellamy. Anche Tom Hall, grande amico di Jacob da piccolo, non crede ai suoi occhi nel vederlo, ma è un pastore quindi crede ai miracoli! Nonostante l’esame del DNA confermi che Jacob sia il figlio di Henry Langston, continuano le indagini, anche perché sono successi altri casi di morti tornati in vita. Decidono quindi di far aprire la bara, ma all’interno troveranno i resti del piccolo Jacob. Scopriremo anche che Barbara, la madre di Maggie, aveva un amante, la prima cosa  che si pensa in questi casi è: è stata uccisa dal marito oppure dall’amante. 

Jacob racconta che Barbara non è morta per salvarlo dall’annegamento, ma il contrario. Ricorda di un uomo pelato che ha tentato di salvarle la vita, e tutto fa capire che sia l’amante.  Tutto un mistero che si infittisce ancor di più, con le altre storie. Veramente 3 episodi molto, molto belli. Inquietante è dir poco la storia di  Caleb, un uomo che più e più volte tenta di parlare con Jacob dicendo di non dire la verità. Su cosa? Tra l’altro, mentre la figlia è super felice del ritorno di Caleb, suo padre, il figlio Ray non crede minimamente che possa essere lui. Infatti lo segue, tenta di capire cosa fa. Qui la storia inizia ad essere oltre che più intrigante, anche contorta, perché Caleb sostiene di non ricordare nulla, ma non è vero, inoltre le analisi del sangue svelano che abbia avuto un infarto 3 giorni prima! Ma se è morto una quindicina di anni fa?  *wacko* Questi sono i momenti che preferisco, perché si fa di tutto per riuscire a capirci qualcosa  laugh Attendo gli altri episodi! A voi è piaciuta la puntata?