Squadra Antimafia 5, riassunto 1^ puntata

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Squadra Antimafia 5, riassunto 1^ puntata

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5×01 Il trasferimento a Catania

Calcaterra ha pochi ricordi di chi lo abbia salvato, l’immagine di una donna ad aprire la botola ma all’arrivo della Duomo nessuna donna era presente. È passato ormai qualche tempo, Rosy è fuggita all’estero mentre suo figlio Leonardino è in un posto segreto. Proprio quando Domenico raggiunge Leonardino prima di un suo affidamento a dei nuovi genitori un gruppo di malviventi fa irruzione e sequestra il piccolo, a capo c’è Rosy che è tornata per portare via suo figlio. La Abate è ormai a Fiumicino pronta a scappare grazie all’aiuto di Alfonso Russo ma il bambino viene rapito. Chi è stato? La donna prova a cercarlo ma la presenza della polizia la costringe a scappare e chiede aiuto a Domenico che cerca in tutti i modi di ritrovarlo. Russo è un uomo dei Ferro, boss di Catania, Rosy è lì per scoprire qualcosa in più con il timore di essere stata tradita. Sandro torna a lavoro mentre Calcaterra è a Catania per incontrare in carcere Dante Mezzanotte, il vice Questore lo crede responsabile ma l’uomo sembra non c’entrare niente. Calcaterra decide di trasferirsi con i suoi a Catania per capire qualcosa in più su quanto accaduto. I ragazzi della Duomo vogliono trovare Russo, riescono ad incontrarlo ma in quel momento Calcaterra riconosce la donna che ha aperto la botola. Decidono di intervenire ma si tratta di un’operazione sotto copertura di sei mesi del vice Questore Lara Colombo e del suo braccio destro Vito Sciuto. Il clima tra le due squadre non è dei migliori ma il nuovo questore di Catania è Licata che impone massima collaborazione. Francesca e Palladino sono ormai insieme e Mimmo affronta con Lara cosa accaduto sotto la botola. La Colombo era lì per caso mentre seguiva le sue indagini e scopriamo che il corpo di De Silva non è mai stato trovato. Calcaterra convoca Oreste Ferro, il boss corso in aiuto di Rosy che si dirige da lui per chiedergli di nuovo aiuto. Oreste decide di mandarla con un “pizzino” da Achille.