Una casa nel cuore, su Rai1 il 6 aprile 2015

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Una casa nel cuore, su Rai1 il 6 aprile 2015

Una casa nel cuore, su Rai1 il 6 aprile 2015

Anna (CRISTIANA CAPOTONDI) è una giovane donna come tante. Ha una casa accogliente, un marito protettivo che l’ha spinta a non lavorare perché “si occupa di tutto lui”, una figlia di undici anni che adora. Ma un bel giorno suo marito scappa senza lasciare spiegazioni e il mondo di Anna va in pezzi. Scopre che la sua casa accogliente è sotto sfratto esecutivo, che degli strozzini cercano il marito, che tutta la sua vita era costruita su menzogne. Ad Anna resta solo la figlia, Aurora (AURORA GIOVINAZZO). Per lei, la donna si rimbocca le maniche, cerca un lavoro, si mette in lista per un alloggio popolare. Ma i tempi non sono facili e madre e figlia finiscono a dormire in macchina. Le viene in aiuto Francesco (SIMONE MONTEDORO), l’impiegato di una Onlus che si occupa di alloggi popolari. La accompagna in un posto, un barcone sul fiume, dove si sono rifugiati con il sostegno della sua Onlus altri senzatetto come lei: una sorta di variegata comunità capeggiata da Augusto (GIORGIO COLANGELI), detto l’Imperatore, che cerca di evitare che dalla miseria materiale si arrivi a quella morale. E per lui c’è un solo modo di farlo: sforzarsi in ogni momento di mantenere la dignità. Su questo strano Condominio galleggiante Anna, fra durezze e disagi, scopre anche il bene prezioso della solidarietà. Ma la figlia Aurora, che all’inizio si è fatta forza, soffre sempre di più l’anomala situazione e comincia a entrare in conflitto con la madre, che inconsciamente ritiene responsabile dell’accaduto. Paura, freddo, vergogna e la gelosia verso Francesco, che Aurora vede come pretendente all’amore della madre, hanno il sopravvento sulla ragazzina, che tenta la fuga. Per ritrovarla Anna è costretta a rivolgersi alle forze dell’ordine, che devono prendere atto della situazione in cui vive la piccola Aurora e fanno scattare la macchina dei servizi sociali. Aurora viene data in affidamento temporaneo, Anna si ritrova sola. Le sembra di non avere più ragioni di vita e sta per lasciarsi andare. Ma la grave malattia di un anziano e poetico abitante del barcone la rimette in pista. Anna si fa forza, assiste il malato, comincia a essere di sostegno agli altri, cerca incessantemente lavoro e alla fine viene premiata. Ma la già precaria situazione della piccola comunità diventa insostenibile a causa dell’esondazione del fiume. Anna guida i suoi compagni in una protesta che finalmente suscita l’intervento dei media e porta all’assegnazione di una casa provvisoria per tutti loro. Per Anna è la possibilità di riavere con sé Aurora, che è pronta a riabbracciarla. Forse un giorno ci sarà posto anche per Francesco nella sua vita. Ma prima Anna sa che deve imparare a contare solo su stessa.