Da Vinci’s Demons, riassunto 1×06

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Da Vinci’s Demons, riassunto 1×06

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1×06 Il Diavolo

Lorenzo e Piero si recano in visita dal Duca di Urbino, Federico da Montefeltro, nel tentativo di ingaggiare lui e la sua schiera di mercenari in vista dell’imminente conflitto contro Roma. Giuliano è deciso nel trovare la vera spia mentre Clarice è costretta a bere strane pozioni allo scopo di concepire un erede maschio per il Casato dei Medici dopo aver dato alla luce soltanto femmine. Alla bottega di Verrocchio, il Turco dà una missione a Leonardo: salvare Solomon Ogbai, detto l’Abissino, uno dei Figli di Mitra che aveva disegnato la mappa per raggiungere la Volta Celeste dall’altra parte del mondo. Leonardo, Zoroastro e Nico si mettono dunque in viaggio per la Valacchia allo scopo di incontrare il signore di quella terra, Vlad Tepes, colui che aveva schiavizzato l’Abissino. Federico accetta la proposta di alleanza dei Medici, mentre Leonardo e i suoi amici giungono al castello dell'”Impalatore”, appellativo dato a Tepes a causa della sua passione nell’impalare i corpi dei suoi nemici nel cortile della sua fortezza. Tepes odiava in particolare i turchi dell’impero ottomano di cui era stato schiavo da bambino e qualsiasi altro individuo di “sangue meticcio”. Con la scusa di approfondire un discorso diplomatico per conto dei Medici, i tre riescono ad essere accolti da Tepes nel suo castello. Lucrezia, nel frattempo, informa Sisto IV dell’imminente alleanza tra i Medici e il ducato di Urbino. Giuliano ha una grande occasione per scoprire l’identità della spia quando apprende dal capitano Dragonetti che ogni persona di Firenze la quale aveva violato il coprifuoco era segnata sul suo taccuino. Colpito dagli spettacoli pirotecnici di Leonardo, Tepes gli confida che durante la sua schiavitù aveva fatto un patto col diavolo in modo da liberarsi della propria anima e rendersi immortale: nulla era in grado di ucciderlo. Il signore di Valacchia mostra loro le torture cui lo divertiva infliggere ai suoi prigionieri turchi, confidando a Leonardo della presenza dell’Abissino, loro capo, nella sua stanza. Sfruttando del sonnifero infuso nel liquore, Leonardo fa in modo che tutti i residenti del castello perdano i sensi mentre lui e i suoi amici corrono a salvare l’Abissino. I tre liberano l’uomo, ma si rendono conto che tutti erano caduti nella loro trappola del sonnifero tranne Vlad Tepes, che li raggiunge poco dopo. Il gruppo inizia a combatterlo, ma Tepes è immortale e loro ogni tentativo di ucciderlo è vano. Leonardo, grazie al suo ingegno nell’uso pirotecnico, fa precipitare il signore di Valacchia dal piano più alto del castello, approfittandone per fuggire insieme all’Abissino. A Roma, Riario dà ordine al capitano Grunwald di uccidere Lucrezia, la cui posizione era ormai compromessa per i suoi sentimenti verso Da Vinci. Allo scopo di ricucire lo strappo con il casato dei Pazzi, Lorenzo suggerisce di combinare il matrimonio di suo fratello Giuliano con Camilla Pazzi. Una volta lontani dal castello di Tepes, Leonardo si rende conto che le ferite dell’Abissino inferte dalle torture dell’Impalatore erano ormai troppo profonde per poter essere curate. Solomon gli svela che la seconda chiave era nascosta a Roma e che avrebbe potuto decifrare la mappa per la Volta grazie a dei codici tatuati sulla sua pelle. La Volta era situata su un antico picco, in una città di pietra, il Palo del Gancio del Sole. La madre di Da Vinci, Caterina, era ancora viva e custodiva il Libro delle Lamine per conto dei Figli di Mitra. L’Abissino, dopo queste parole, muore al capezzale di Leonardo, Nico e Zoroastro.