Dr. House – Medical Division, riassunto 1×09

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Dr. House – Medical Division, riassunto 1×09

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1×09 Rianimazione vietata

John Henry Giles, noto musicista jazz, ha una crisi respiratoria durante una jam session presso uno studio di registrazione. Cuddy assegna il caso a Foreman che, come obiettivo primario, dovrebbe curare la polmonite: prescrive quindi antibiotici a largo spettro e controllo della funzionalità tiroidea. House, infischiandosene della polmonite. continua a pensare alla causa della paralisi ed esclude la SLA; Chase suggerisce una neuropatia motoria multifocale (da verificare con una risonanza magnetica). Il jazzista, intanto, a causa di scarse spiegazioni da parte di Foreman, firma l’ordine di non rianimazione (o DNR, do not resuscitate: in italiano viene tradotto con da non rianimare). House prescrive le immunoglobuline per la paralisi ma lo mandano di nuovo in arresto respiratorio, nessuno lo tocca in quanto ha firmato un DNR; House pensa a salvargli la vita e lo intuba, guadagnandosi una diffida che lo tiene distante 20 metri dal paziente. Mentre Giles è attaccato ad un ventilatore polmonare Cameron suggerisce la malattia di Wegner come causa paralizzante; House richiede un esame istologico per verificare l’ipotesi (verranno iniziate le cure con il citoxan in via cautelare prima dei risultati) e il paziente viene spostato in terapia intensiva, tenendo così House lontano dal lavoro della clinica. Martin Hamilton, il precedente dottore che aveva diagnosticato la SLA, arriva in volo per staccare la spina al suo assistito; House deve rispondere davanti al giudice delle sue azioni e, giocando con le statistiche (per cui ognuno di noi ha avuto o ha parenti con problemi cardiaci), lascia perplesso il giudice che si guarda le dita timoroso. Fortunatamente non è la malattia di Wegner: staccato il ventilatore polmonare il paziente respira da solo. Il diagnosta richiede un doppler per evidenziare coaguli causa di eventuali ictus; intanto parla con il paziente che, a denunce ritirate, acconsente alle cure di House (al fine di trovare la chiave del puzzle). Dopo un’analisi dei parallelismi tra il paziente e House quest’ultimo non smette di lottare: lo porta a fare una risonanza magnetica. Mentre Foreman cena con il suo ex collega che gli offre un posto da socio con privilegi principeschi, si scopre che la paralisi del braccio è causata da un coagulo cerebrale e non dalla SLA. Le cure possibili sono due: o l’eparina (con possibili danni ai polmoni già compromessi) o un’embolectomia tramite un catetere: l’operazione stupisce tutti, in quanto oltre alla mobilità del braccio recupera la sensibilità della gamba fino al polpaccio. House decide di sospendere tutti i suoi farmaci (lasciando solo la cura del collega di Foreman) per determinare quello che ha fatto realmente la differenza: torna la paralisi agli arti inferiori (la cura di Hamilton è quindi inutile). Il diagnosta ritorna a somministrare gli steroidi e ordina una nuova risonanza magnetica per vedere cos’è cambiato. È la prova del nove: viene evidenziata una formazione arterio-venosa intradurale che preme sul midollo spinale (era stata coperta da tessuti cicatriziali dovuti ad un’infiammazione, eliminata poi dagli steroidi usati per la polmonite). Una paralisi per via di un banale ematoma: tolta la causa chirurgicamente vediamo il jazzista che esce dall’ascensore con il bastone, zoppicando proprio come House. Estremamente grato al tormentato diagnosta per averlo riportato ad una vita normale, il jazzista gli regala la sua tromba ad una condizione: la può vendere, regalare ma non deve mai suonarla.