LEA: film Rai in onda il 18 novembre con Vanessa Scalera

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“Lea” è un film Rai che ha come protagonista Vanessa Scalera nel ruolo di Lea; mentre Linda Caridi veste i panni di Denise.

Il film è ispirato alla vera storia di Lea Garofalo e si basa su materiale d’inchiesta e sulle sentenze dei processi che hanno condannato all’ergastolo il marito Carlo Cosco e i suoi complici. Una coproduzione Rai Fiction-Bibi Film per la regia di Marco Tullio Giordana.

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CHI ERA LEA GAROFALO 

Lea Garofalo nasce a Petilia Policastro nel 1975, in una famiglia affiliata alla criminalità calabrese. Il padre viene ucciso davanti ai suoi occhi quando ancora aveva nemmeno un anno di vita.

Floriano, il fratello maggiore, s’incaricherà di vendicarlo. Lea cresce in mezzo al sangue, col passare degli anni Floriano diventerà uno dei boss del paese. Ancora ragazzina Lea s’innamora di Carlo, un gregario di suo fratello.

Nasce Denise nel 1991. Si trasferiscono a Milano, prendono casa in un palazzo del centro, completamente dominato dalla ‘ndrangheta. Grazie alla parentela coi Garofalo, Carlo ne diventa il signore incontrastato. Fino a una mattina di maggio del 1996, quando i carabinieri irrompono in casa e lo arrestano. Quel giorno, di fronte al terrore della figlia, Lea decide di costruire per lei un futuro diverso.

 

LA SCELTA DI CAMBIARE VITA

Lascia il marito e trova rifugio a Bergamo. Stanca delle continue minacce che le arrivano da Carlo – che non accetta l’onta dell’abbandono – si presenta dai carabinieri e inizia a collaborare con la giustizia.

Per Lea e Denise scatta il Programma di protezione: una nuova identità, un domicilio segreto. Poi, dopo vari trasferimenti e incomprensibili contraddizioni burocratiche, la protezione è inspiegabilmente revocata.

Lea ritorna in Calabria, spaventata, fragile, senza mezzi di sostentamento. Floriano, nella continua faida che lo oppone alle altre cosche, è assassinato nel 2005.

Carlo, uscito di prigione, si riavvicina a Lea, vuole – dice lui – dimenticare il passato.

 

LA MORTE

La trappola si stringe: il 24 novembre del 2009, la donna scompare senza lasciare traccia. E’ Denise a “infiltrarsi” nella sua stessa famiglia collaborando con gli investigatori. Fingendo di credere alla versione del padre (“Lea ti ha abbandonato, se n’è scappata in Australia senza pensare a te”) lo segue a Petilia, monitorata dalle intercettazioni dagli investigatori.

Finalmente la verità emerge, Carlo e i suoi complici vengono arrestati dai carabinieri. Nel corso del processo uno di loro si pentirà rivelando dove sono nascosti i resti di Lea. Una confessione che inchioda i criminali, il tribunale ha ora gli strumenti per condannarli. La determinazione e la rabbia di Denise sono riuscite a sconfiggere l’omertà e il delitto “perfetto”.