Rome serie tv – Riassunto 2×09 Nemmeno un Dio può fermare gli affamati

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Rome serie tv – Riassunto 2×09 Nemmeno un Dio può fermare gli affamati

wallpaper-della-serie-roma-68005Ad Alessandria Marco Antonio governa l’Egitto credendo di essere un Dio mentre l’arrogante Cesarione, figlio di Cleopatra e Cesare passa le giornate giocando con Lucio e ricoprendolo di domande sul padre defunto.

Roma è in preda alla Carestia. Anche l’Aventino è in crisi, il popolo reclama più cibo e Tito è incapace di trattenere la folla affamata. Memmio mutilato della lingua vive rinchiuso in gabbia sopravvivendo grazie agli avanzi lasciatigli da Tito.

Cesare Ottaviano invia Azia e Ottavia in Egitto per convincerle a inviare più grano a Roma. Il piano di Cesare è molto astuto, il suo scopo è di ottenere i favori del popolo romano che incolpa lui per la carestia. Nel caso in cui Azia e Ottavia, riescano a convincere Antonio a inviare più grano verrebbe comunque ricordato come un buon statista e moderatore, se invece Antonio dovesse ripudiare le donne il popolo vedrebbe questo come un affronto e sosterrebbe Cesare nel combattere una guerra.

Arrivate Azia e Ottavia incontrano Giocastra moglie di Posca ex schiavo e consigliere di Giuio Cesare. Giocastra tenta di intrattenerle mentre attendono che Antonio apra le porta per ricevere le donne. Ma questo non avviene e Marco Antonio, persuaso da Cleopatra le caccia alla nave senza nemmeno degnarsi di incontrarle.

Posca e la moglie scappano con le navi di Azia, e sorpresi da Lucio nella fuga gli propongono di seguirli. Lucio rifiuta la loro offerta rimanendo fedele al suo giuramento ma copre la loro fuga.

Tornate a Roma Azia, Ottavia e Posca informano il fratello che convince il Senato a iniziare guerra contro Marco Antonio. Chiede a Tito Pullo di partecipare alla battaglia arruolandosi all’esercito.

Tito lascia il comando dell’Aventino a Mascius. Una sera Memmio esce dalla gabbia nella quale è rinchiuso, e prepara un agguato a Tito. Lo colpisce alle spalle facendolo stramazzare al suolo svenuto. Quando Memmio è in procinto di ucciderlo interviene la schiava, diventata la donna di Pullo che uccide Memmio pur rimanendo ferita a morte.

In punto di morte la donna dichiara il suo amore per Pullo e confessa di aver avvelenato Irene. Tito senza batter ciglio strangola la donna e non contento getta il corpo in una pozza.