Miniserie 2015, quale vi è piaciuta di più?

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Miniserie 2015, quale vi è piaciuta di più?

lea garofalo film

Ieri abbiamo parlato delle fiction andate in onda nel 2015. Oggi, invece, chiudiamo in bellezza con le miniserie. Bizzarro notare che soltanto Rai Fiction ha mandato in onda praticamente miniserie di loro produzione… Tornando alle miniserie, inizierei sempre uno specchietto su ciò che è andato in onda e ciò che mi è piaciuto di più. Attendo, ovviamente, i vostri preziosi commenti, così come avete fatto ieri nella nostra pagina facebook. Se volete vi ricordo che è possibile commentare anche sul blog stesso.

  • Ragion di Stato, una miniserie con protagonista il bellissimo Luca Argentero. Due puntate andate in onda nel mese di gennaio 2015. Ci sono state miniserie che mi hanno colpito di più, ma non ho nulla da dire in negativo. Buona la recitazione, forse l’unica pecca il doppiaggio.
  • L’angelo di Sarajevoqui entra in scena il mitico Beppe Fiorello  laugh Bella produzione, lui sempre bravo in questi racconti drammatici. Riesce davvero a dare il meglio di sé, e quando dicono che lui sia portato soltanto per questo genere, per quanto mi riguarda gli fanno un grande complimento.
  • Con il sole negli occhicon la bravissima Laura Morante, per la regia di Pupi Avati. La storia di un bambino siriano che fugge dalla guerra. Un tema centrale in questo periodo ed hanno cercato di trasmettere un messaggio forte e chiaro. Mi è piaciuto molto.
  • Orianacon Vittoria Puccini. Ho apprezzato alcuni momenti della narrazione, altri un po’ meno. Forse il problema principale non è nemmeno della produzione in sé, ma del fatto che non si può sempre raccontare un evento così importante in brevissimo tempo. Per cui si rischia sempre di trascurare qualche dettaglio.
  • Pietro Mennea La freccia del Sudmi è piaciuto tantissimo. La recitazione di Riondino è sempre preziosa. Ricordare un grande velocista non sarà stata un’impresa semplice, anche perché Riondino non aveva una controfigura, per cui si è dovuto allenare seriamente.
  • Una casa nel cuoretema attualissimo: lo sfratto. C’è poco da dire, poiché basta poco per immedesimarsi nei panni di una madre che si ritrova da un giorno all’altro dalle stelle alle stalle.
  • Anna e Yusefaltro tema toccante: l’integrazione. Anche qui ho apprezzato il tutto, ma la fase del doppiaggio davvero fastidiosa.
  • Sotto Coperturaamo Gioè ed i suoi lavori sono sempre ottimi, ed anche questa volta non ha deluso le aspettative.
  • Leaun colpo al cuore. È stato come rivivere i Cento Passi. La migliore in assoluto, anche per il tema centrale sul coraggio delle donne. Lea ha lottato. Lea ha voluto cambiare il suo destino. Lea ha scelto di non essere come loro. Ed è morta.

Le miniserie sono sempre le più complicate, poiché in massimo due puntate devi dare il meglio del messaggio che vuoi far recepire allo spettatore. Ed a mio avviso sono state tutte serie di grande rispetto. E secondo voi?